L’assassino di Giulia Galiotto è libero, la famiglia chiede giustizia e risarcimento

La tragica storia di Giulia Galiotto
Giulia Galiotto, una giovane donna di 30 anni, venne brutalmente uccisa dall’ex marito Marco Manzini il 11 febbraio 2009 a San Michele dei Mucchietti di Sassuolo. L’uomo l’ha colpita ripetutamente con una pietra e poi l’ha scaraventata nel fiume Secchia, cercando di inscenare un suicidio. Questo terribile crimine ha segnato per sempre la vita della famiglia Galiotto.
La lotta della famiglia per ottenere giustizia e risarcimento
Dopo che Manzini è stato condannato a 19 anni di reclusione per l’omicidio di Giulia Galiotto, la famiglia ha dovuto affrontare un’altra battaglia per ottenere giustizia. Non solo l’assassino è stato presto beneficiato del regime di semilibertà e ha completato la sua pena nel 2024, ma si è scoperto che risulta nullatenente e incapace di pagare il milione e duecentomila euro di risarcimento dovuto alla famiglia della vittima.
La madre di Giulia, Giovanna Ferrari, ha raccontato alla stampa l’assurdo a cui la sua famiglia è stata sottoposta: “L’Agenzia delle Entrate ci chiede le tasse su un risarcimento che non abbiamo mai ricevuto e probabilmente mai riceveremo dall’uomo che ha ucciso nostra figlia”. Non solo la famiglia Galiotto non ha ricevuto il risarcimento dovuto, ma si è trovata a dover affrontare richieste di pagamento per un’ingente somma che probabilmente non arriverà mai.
La situazione si è ulteriormente complicata quando il fisco italiano ha chiesto alla famiglia 6 mila euro di tasse per un risarcimento che non hanno ottenuto. La madre ha dichiarato: “Siamo riusciti a pignorare un quinto del tfr che gli restava dal lavoro che svolgeva prima di essere arrestato. Abbiamo ricevuto poco meno di 2300 euro. Qui abbiamo vissuto il primo dei molti paradossi della vicenda”.
Nonostante i tentativi della famiglia di ottenere giustizia e il risarcimento dovuto, la situazione continua a essere difficile: “per ottenerla noi abbiamo dovuto attendere anni”, ha aggiunto la madre di Giulia.
Fonte: La Gazzetta di Modena.
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