Lavoro, in calo gli occupati sotto i 35 anni

Lavoro, in calo gli occupati sotto i 35 anni

Istat, Inps e Inail hanno diffuso congiuntamente la prima nota trimestrale sulle tendenze dell’occupazione: nel terzo trimestre del 2016 essa è pari a 22 milioni 775 mila persone, in lieve calo rispetto al trimestre precedente (-0,1%, -14 mila) e in aumento su base annua (+1,1%, +239 mila).

Si riduce l’occupazione fra gli under 35 sia su base annuale che su base trimestrale, calata di 55mila unità (1,1%) rispetto al trimestre precedente e di 29mila (-0,6%) su base annua. Occupazione in crescita invece per gli ultra cinquantenni (+79mial pari all’1% su base trimestrale e più 344mila, pari al 4,6%, su base annua).

Dalla nota congiunta si evince che “le dinamiche del mercato del lavoro, e in particolare dell’occupazione, che si sono manifestate nel corso del 2016 avvengono in un contesto di crescita del prodotto interno lordo. Nel terzo trimestre del 2016 il Pil ha segnato un aumento congiunturale dello 0,3% e un tasso di crescita tendenziale dell’1%. L’input di lavoro misurato in termini di Ula (Unità di lavoro equivalenti a tempo pieno) risulta stabile sotto il profilo congiunturale mentre in termini tendenziali la crescita (+0,9%) risulta sostanzialmente allineata a quella del Pil”.

Nel trimestre considerato i disoccupati, sempre come già emerso dai dati di inizio dicembre, sono aumentati di 132 mila unità (+4,9%) nel confronto sul terzo trimestre 2015 e di 9 mila unità nel confronto con il secondo trimestre 2016 (+0,3%); la dinamica del mercato del lavoro è caratterizzata poi da una consistente riduzione tendenziale dell’inattività (-528 mila persone), associata all’incremento degli occupati (+239 mila) e delle persone in cerca di lavoro (+132 mila), ma anche alla riduzione complessiva di individui nella fascia di età 15-64 anni a causa dell’invecchiamento della popolazione.

Boom dei voucher. Nella nota Istat, Inps e Inail si rende anche noto che «i voucher riscossi per attività svolte nel 2015 (quasi 88 milioni) corrispondono a circa 47 mila lavoratori annui full-time e rappresentano solo lo 0,23% del totale del costo lavoro in Italia».

Nei primi 9 mesi del 2016 invece i voucher venduti sono stati 109,5 milioni, il 34,6% in più rispetto all’analogo periodo dell’anno precedente. Eti istituzionali di Istat, ministero del Lavoro, Inps e Inail come stabilito da un accordo tra le parti il 22 dicembre 2015. Ventinove è il numero mediano di voucher riscossi dal singolo lavoratore che ne ha usufruito nell’anno 2015: vuol dire che il 50% dei prestatori di lavoro accessorio ha riscosso voucher per (al massimo) 217,50 euro netti.

Gli infortuni sul lavoro infine accaduti e denunciati all’Inail sono stati 137 mila (di cui 118 mila in occasione di lavoro e 19 mila in itinere), in aumento dell’1,1% rispetto al terzo trimestre del 2015.