“Le biotecnologie dell’UE: una delle aree più promettenti del secolo”

“Le biotecnologie dell’UE: una delle aree più promettenti del secolo”

Fabrizio Greco, presidente di Assobiotec-Federchimica, ha sottolineato l’importanza delle biotecnologie e delle bioproduzioni nel panorama tecnologico del ventunesimo secolo durante l’assemblea pubblica del 2024 sul tema “Competitività: il nodo della ricerca, il ruolo dell’impresa”. Greco ha evidenziato che è fondamentale agire a livello nazionale per consentire al settore di esprimere appieno il suo potenziale, garantendo al Paese competitività e resilienza, oltre a migliorare la salute dei cittadini e dell’ambiente.

Il documento della Commissione Europea “Building the future with nature: boosting biotech and bio-manufacturing in Europe” conferma che le biotecnologie sono tra le tecnologie più promettenti, con un mercato globale che nel 2021 ammontava a 720 miliardi di euro e con un tasso di crescita annuo superiore al 18%. Gli Stati Uniti dominano il mercato globale con il 60% del valore, seguiti dall’UE (12%) e dalla Cina (11%).

In Europa nel 2018 le biotecnologie hanno contribuito con 31 miliardi di euro al PIL complessivo, generando 210.700 posti di lavoro diretti nel settore sanitario, industriale e agricolo e sostenendo altri 625.700 posti di lavoro nell’economia complessiva. Questo settore ha registrato una crescita doppia rispetto all’economia generale tra il 2008 e il 2018, confermandosi come una delle industrie più innovative dell’UE.

Il sondaggio condotto da YouTrend ha rivelato che l’87% degli italiani ha sentito parlare delle biotecnologie, con una percezione positiva e un’associazione principalmente con l’ambito della salute. La maggior parte ritiene che le biotecnologie avranno un impatto significativo sulla vita quotidiana e porteranno più benefici che rischi, ma il 71% ha dichiarato di aver bisogno di ulteriori informazioni sull’argomento.

Il sondaggio ha evidenziato che per la maggioranza degli italiani le biotecnologie sono associate all’innovazione, al progresso e alla sperimentazione, ma due su tre ritengono che l’etica debba porre limiti a queste tecnologie. Preoccupa il 61% degli intervistati l’eventuale uso non etico delle biotecnologie.

Durante l’assemblea è stato assegnato l’Assobiotec Award 2024 a Maria Grazia Roncarolo MD, direttrice del Centre for Definitive and Curative Medicine e docente di Pediatria e Medicina alla Stanford University, per il suo contributo pionieristico alla ricerca sulle malattie genetiche e alla medicina rigenerativa. Roncarolo è stata premiata per aver tradotto scoperte scientifiche in trattamenti efficaci per pazienti senza alternative terapeutiche, valorizzando la connessione tra ricerca pubblica e privata e tra scienza di base e clinica.

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