Le parole di Paola Deffendi, madre di Giulio Regeni, al momento di vederlo all’obitorio

Le parole di Paola Deffendi, madre di Giulio Regeni, al momento di vederlo all’obitorio

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Nel 2016, Giulio Regeni, dottorando all’Università di Cambridge, è stato rapito, torturato e ucciso al Cairo. Paola Deffendi, sua madre, ha testimoniato in aula nel processo contro i responsabili egiziani. Ha raccontato il momento in cui ha visto il corpo di Giulio, rivelando la brutalità delle torture subite. Ricorda l’ultima volta che ha parlato con suo figlio via Skype e la disperazione che ha provato alla scomparsa. La madre ha anche parlato della solidarietà ricevuta da madri egiziane. Il caso ha suscitato indignazione e richieste di giustizia per Giulio, vittima innocente di violenza e ingiustizia.

Processo per l’omicidio di Giulio Regeni: il doloroso racconto di sua madre

Nove anni dopo la tragica morte di Giulio Regeni, sua madre, Paola Deffendi, ha fornito una testimonianza straziante durante il processo per il sequestro, le torture e l’omicidio del suo dottorando figlio, rapito al Cairo nel 2016 e ritrovato senza vita. Nel processo sono sotto accusa il generale Tariq Sabir e tre ufficiali del governo egiziano, assenti durante la testimonianza di Deffendi.

Deffendi ha raccontato il momento in cui ha dovuto riconoscere il corpo di Giulio e l’orrore che ha provato nel vedere le tracce delle torture subite dal figlio. Ha descritto il contrasto tra la brutalità degli atti commessi e l’umanità di chi ha deciso di mostrare loro il corpo. La madre di Regeni ha toccato i dettagli più dolorosi di quella terribile scoperta.

Parlando del momento in cui è stata informata della morte di Giulio, Deffendi ha ricordato la telefonata che ha cambiato la sua vita. Ha raccontato del dolore insostenibile di dover condividere la notizia con la figlia e amici di suo figlio. Ha condiviso la rabbia e la frustrazione per i dettagli trascurati, come le cose del bagno di Giulio lasciate indietro.

Infine, Deffendi ha parlato dell’ultima volta che ha visto suo figlio tramite Skype, del suo allarme per la data del 25 gennaio, giorno cruciale per la situazione politica egiziana. Ha narrato di come Giulio si fosse preparato alla situazione e come li avesse rassicurati. Il suo racconto ha sottolineato l’amore e il dolore di una madre che ancora cerca giustizia per la morte del suo amato figlio.

Il processo per l’omicidio di Giulio Regeni: il toccante racconto di sua madre Paola Deffendi

Paola Deffendi ha preso la parola in aula nel processo per l’omicidio di suo figlio Giulio Regeni, dottorando rapito e ucciso al Cairo nel 2016. Con dolore e coraggio, ha testimoniato la brutalità con cui il corpo di Giulio è stato ritrovato, segnato dalle torture inflittegli prima della sua morte.

Ricorda con angoscia il momento in cui ha dovuto riconoscere il corpo di suo figlio e la terribile realizzazione di quanto fosse stato torturato. Deffendi ha parlato della sua lotta interiore tra il desiderio di vedere la realtà della violenza subita da Giulio e il dolore di confrontarsi con la bestialità degli aguzzini.

Attraverso le sue parole, emerge la disperazione e l’incredulità di fronte alla tragica notizia della morte di Giulio. Dal momento della telefonata che ha annunciato la sua scomparsa, al momento in cui hanno dovuto accettare la realtà dell’atroce tortura subita dal figlio, ogni dettaglio si è impresso nella sua memoria con un dolore insopportabile.

La madre di Giulio ha condiviso anche l’ultima volta che ha parlato con suo figlio, i dettagli delle sue ultime ore e la terribile scoperta della sua scomparsa. Un’esperienza che ha segnato profondamente lei e suo marito, portandoli a cercare giustizia per Giulio e risposte su quanto accaduto.

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