Lavoro in Francia, Le Pen: “Tasse a chi assume stranieri”
La nuova proposta di Marine Le Pen, candidata alle elezioni francesi per l’Eliseo della prossima primavera, è quella di tassare tutti i contratti dei lavoratori stranieri. La presidente del Front National ha inserito la sua proposta nel programma di governo che dovrebbe nei suoi piani disincentivare le aziende francesi ad assumere lavoratori stranieri, anche europei, e avvantaggiare i francesi.
Le Pen spiega di voler “applicare la priorità nazionale all’occupazione attraverso una tassa addizionale su qualsiasi nuovo contratto fatto a dipendenti stranieri. Il ricavo sarà versato nelle casse per il sussidio ai disoccupati”. In questo modo, secondo la Le Pen, “un certo numero di persone vorrà ripartire perché la Francia smetterà di incitare all’immigrazione. E per il resto, si farà in modo che le persone che accettiamo rispondano ad alcuni criteri e non pesino sulle finanze pubbliche”.
Il suo programma di governo sarà presentato ufficialmente a Lione nel corso del prossimo weekend ma già la candidata di estrema destra sta parlando di alcuni dei punti principali. In particolare, Le Pen continua insiste sulla necessità di mettere al centro del focus della politica francese il lavoro e per di restituire più lavoro possibile ai francesi l’accesso ai lavoratori stranieri, anche europei.
Priorità nazionale nell’occupazione e aiuto di 80 euro al mese per le fasce più deboli: queste alcune delle proposte del programma di Marine Le Pen, presidente del Front National e candidata alle presidenziali.
Le Pen ha specificato: “Mi impegno presso i francesi a mettere in atto l’ergastolo ma creo il referendum di iniziativa popolare. Con 500.000 firme i francesi possono esprimersi su qualunque argomento, elargirò il possibile campo d’azione del referendum”.
“La base di tutto questo – dice ancora la leader del partito di estrema destra – è il patriottismo, ogni misura adottata e ogni euro speso deve difendere l’interesse dei francesi. In particolare consacrandosi a risolvere il problema del potere d’acquisto.