Le piccole e medie imprese italiane faticano nella gestione dei rischi cibernetici

Le piccole e medie imprese italiane faticano nella gestione dei rischi cibernetici

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E’ stato presentato il secondo Rapporto Cyber Index PMI, che misura la consapevolezza delle PMI italiane sui rischi cyber. Realizzato da Generali e Confindustria, il rapporto evidenzia l’importanza della cybersecurity per la resilienza economica. Le imprese italiane devono migliorare la loro cultura della sicurezza digitale e adottare soluzioni di protezione. Il Rapporto mostra che molte PMI hanno ancora difficoltà nella gestione dei rischi cyber, ma bisogna investire in formazione e infrastrutture per promuovere una maggiore consapevolezza. Generali e Confindustria promuoveranno incontri di formazione sul tema in varie città italiane per sensibilizzare le imprese sulle minacce informatiche.

Presentato il secondo Rapporto Cyber Index PMI

La sede di Confindustria ha ospitato la presentazione del secondo Rapporto Cyber Index PMI, un indice che valuta la consapevolezza delle aziende italiane di piccole e medie dimensioni sulla gestione dei rischi cyber. Realizzato da Generali e Confindustria, con il supporto dell’Osservatorio Cybersecurity & Data Protection del Politecnico di Milano e la partecipazione dell’Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale, il Rapporto monitora e evidenzia l’approccio e la consapevolezza delle organizzazioni aziendali sui rischi cyber.

Angelo Camilli, Vice Presidente di Confindustria, sottolinea l’importanza della cybersecurity per la crescita economica e la resilienza del sistema. Generali Italia, tramite il General Manager Massimo Monacelli, si impegna a promuovere la cultura della cyber sicurezza e supportare le PMI con competenze e strumenti innovativi.

Barbara Lucini di Generali Italia mette in luce l’importanza del fattore umano nella gestione delle minacce informatiche e sottolinea la necessità di adottare pratiche efficaci. Da parte dell’Agenzia per la cybersicurezza nazionale, Bruno Frattasi evidenzia la necessità di investire nelle capacità di cyber resilienza delle PMI e di collaborare per l’applicazione delle nuove normative europee.

Alessandro Piva del Politecnico di Milano, analizzando i risultati del Rapporto, evidenzia la crescita della consapevolezza sui rischi cyber, ma la mancanza di un approccio strategico e di priorità tra le PMI italiane. Si sottolinea l’importanza di sensibilizzare sul tema, promuovere la cultura della cybersecurity e adottare misure preventive immediate per affrontare le minacce informatiche in continuo aumento.

Presentazione del Rapporto Cyber Index PMI presso Confindustria

Nella sede di Confindustria è stato presentato il secondo Rapporto Cyber Index PMI, che analizza lo stato di consapevolezza delle piccole e medie imprese italiane riguardo alla gestione dei rischi cyber. Realizzato da Generali e Confindustria, in collaborazione con l’Osservatorio Cybersecurity & Data Protection del Politecnico di Milano e con il coinvolgimento dell’Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale, il rapporto evidenzia la necessità di promuovere la cultura della cyber sicurezza tra le imprese.

I dati emersi dal rapporto mostrano che, nonostante una crescente attenzione alla cybersecurity, molte PMI italiane mancano di un approccio strategico nel gestire i rischi cyber. Sebbene siano presenti leve per mitigare i rischi, come evidenziato da un punteggio medio di 57 su 100, le imprese faticano a stabilire priorità a causa di una scarsa identificazione corretta delle minacce, con un punteggio medio di 45 su 100.

Il rapporto classifica le PMI in quattro livelli di maturità, dal più maturo al principiante, evidenziando la necessità di un cambio di mindset nella gestione dei rischi cyber. In un contesto di evoluzione tecnologica e normativa, è fondamentale che le imprese adottino un approccio sistemico alla cybersecurity per garantire la propria resilienza e protezione dalle minacce.

Per aumentare la consapevolezza sui rischi cyber, Generali e Confindustria organizzeranno incontri di formazione e workshop su base territoriale, coinvolgendo le imprese associate per garantire una maggiore protezione contro il crimine informatico. L’iniziativa, che inizierà a Roma l’1 aprile, si estenderà a Genova e Napoli nei mesi successivi.

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