Legittima difesa, sparare al ladro non sarà più reato
Importanti novità per quanto riguarda la legittima difesa. La proposta è quella di non punire più chi reagirà, anche sparando, a intrusi in casa di notte nel caso in cui l’intrusione possa mettere a rischio la sua incolumità fisica o quella dei suoi cari. Reagire in preda ad un “grave turbamento”, forse, non sarà più reato. Oggi la legge passerà dalla Camera, che si appresterà ad approvare in prima lettura con i soli voti della maggioranza.
Il centro destra e i grillini si dicono contrari al momento, Pd e i centristi promuovono la legge. L’eccesso di legittima difesa potrebbe più non essere imputabile penalmente, nel caso in cui rispetti alcuni parametri necessari. La proposta riguarderebbe sia la difesa domiciliare che le rapine effettuate nei negozi e negli uffici pubblici. Resta la necessità di equilibrio tra offesa, o possibile offesa, e difesa.
Se in condizioni di pericolo di vita o di libertà personale o sessuale, quindi in presa ad “un grave turbamento psichico causato dall’aggressore”, la persona in pericolo che reagisce può essere prosciolta. I confini della legittima difesa potrebbero essere ulteriormente “allargati” dall’emendamento Lupi-Marotta, in caso di assalti notturni armati.
Lo Stato coprirà le spese processuali dei prosciolti
Per le persone prosciolte da tale legge, si propone anche un rimborso delle spese legali a cui si è ricorsi per difendersi. La copertura da parte dello Stato, per le spese processuali in seguito a proscioglimento, sarà di 295.200 euro l’anno. Una cifra esigua, ma il sottosegretario alla Giustizia, Gennaro Migliore, spiega: “Basta, perché appena il 5% dei reati consumati tra le mura domestiche sono stati prosciolti”. Il centro destra richiede una legittima difesa automatica, senza la necessità di un giudice, ogni volta che si verifica un’aggressione violenta in casa.