L’export verso il Sud cresce del 1,7% nei primi nove mesi del 2024

L’export verso il Sud cresce del 1,7% nei primi nove mesi del 2024

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Le esportazioni dei distretti del Mezzogiorno hanno raggiunto 7,3 miliardi di euro nei primi nove mesi del 2024, con una crescita dell’1,7% rispetto all’anno precedente. L’agroalimentare è il settore trainante, con incrementi significativi in diverse eccellenze regionali. Tuttavia, settori come il sistema moda e il sistema casa mostrano ancora difficoltà. L’export verso mercati lontani ha contribuito positivamente alla crescita complessiva, con Stati Uniti, Cina e Arabia Saudita in evidenza. I poli tecnologici presentano luci e ombre, con il polo farmaceutico di Napoli in crescita, ma con contrazioni in altri settori. Investire in innovazione e promozione internazionale è essenziale per sfruttare al massimo il potenziale competitivo del Mezzogiorno.

Esportazioni in crescita nei distretti del Mezzogiorno nel 2024

Nel corso dei primi nove mesi del 2024, le esportazioni dei distretti del Mezzogiorno sono state particolarmente positive, raggiungendo la cifra di 7,3 miliardi di euro. Questo ha rappresentato un aumento dell’1,7% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, superando la media nazionale (+0,6%). Si è registrato un rimbalzo significativo nel secondo e terzo trimestre, con incrementi del +3,6% e +4% rispettivamente. Questo risultato è stato ottenuto nonostante il contesto economico internazionale caratterizzato da incertezze e debolezza della domanda.

Il settore agroalimentare ha continuato a essere il motore trainante delle esportazioni, registrando una crescita complessiva del 4,7%. Alcune eccellenze regionali hanno brillato, come l’olio e la pasta del Barese con un incremento del 29,5%, i vini del Montepulciano d’Abruzzo con un +20,7% e l’ortofrutta di Catania con un +15,4%. Tuttavia, alcune criticità si sono manifestate in diversi distretti, con contrazioni nel settore della mozzarella di bufala campana e dell’alimentare di Avellino.

Le esportazioni verso i mercati lontani hanno svolto un ruolo cruciale nella crescita complessiva delle esportazioni. Sono stati registrati aumenti significativi verso Stati Uniti, Cina e Arabia Saudita. Al contrario, i mercati maturi vicini hanno mostrato una stagnazione, segnalando la necessità di strategie mirate per stimolare la crescita.

Infine, l’analisi dell’export dei distretti del Mezzogiorno sottolinea la necessità di investire in innovazione, promozione internazionale e qualità dei prodotti per sfruttare appieno il potenziale competitivo del territorio. La diversificazione commerciale e l’espansione verso nuovi mercati si confermano come strategie vincenti per affrontare le sfide future.

Esportazioni in crescita nei distretti del Mezzogiorno nel 2024

Nel corso dei primi nove mesi del 2024, le esportazioni dei distretti del Mezzogiorno hanno continuato a mostrare una tendenza positiva, raggiungendo un totale di 7,3 miliardi di euro. Questo risultato rappresenta un aumento dell’1,7% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, superando la media nazionale di +0,6%. Le cifre evidenziano la capacità di adattamento delle imprese del Sud Italia di fronteggiare le sfide economiche globali, nonostante l’incertezza e la contrazione della domanda a livello internazionale.

Il settore agroalimentare si conferma come trainante dell’export, registrando una crescita complessiva del 4,7%. Prodotti come l’olio e la pasta del barese, i vini del Montepulciano d’Abruzzo e l’ortofrutta di Catania hanno mostrato performance eccezionali, evidenziando il potenziale delle eccellenze locali. Allo stesso tempo, settori come il sistema moda e il sistema casa hanno continuato a confrontarsi con difficoltà, evidenziando la necessità di strategie di diversificazione commerciale per mantenere la competitività.

Le esportazioni verso i mercati emergenti e maturi lontani hanno registrato una crescita significativa, con contributi positivi soprattutto da parte di Stati Uniti, Cina e Arabia Saudita. Tuttavia, i mercati maturi vicini hanno mostrato una stagnazione, sebbene alcuni Paesi come la Francia abbiano segnato progressi. È evidente l’importanza di espandere la presenza sui mercati internazionali per sostenere la crescita delle esportazioni.

Infine, l’investimento in innovazione, la promozione internazionale e la qualità dei prodotti appaiono come elementi chiave per consolidare le tendenze positive e affrontare le sfide future. Le imprese del Mezzogiorno hanno dimostrato di poter competere a livello globale, sfruttando il potenziale competitivo del territorio e valorizzando le eccellenze produttive riconosciute a livello internazionale.

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