Libia e Tunisia si incontrano per discutere cooperazione contro gli sbarchi irregolari

Libia e Tunisia si incontrano per discutere cooperazione contro gli sbarchi irregolari

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Lampedusa, Italia. Lampedusa – 21 ottobre 2023

Questa mattina, la Hotline di crisi Alarm Phone è stata informata di una barca in pericolo in mare. Circa 300 persone si trovavano su un peschereccio sovraffollato tra la Tunisia e Lampedusa. In condizioni meteorologiche avverse e con venti fino a 28 nodi (50 km/h), la nave a vela Nadir di RESQSHIP era l’unico asset disponibile della flotta civile e si è diretta verso la posizione segnalata. Insieme all’aereo da ricognizione Seabird della ONG Sea-Watch, il Nadir ha trovato la peschereccio gravemente sovraffollato intorno alle 16. La barca era originariamente partita dalla Libia. Da allora, il Nadir ha continuato ad accompagnare la barca verso Lampedusa.

La Valletta (Malta) – La Libia e la Tunisia hanno concordato di intensificare la consultazione e il coordinamento a livello regionale e internazionale, in particolare per quanto riguarda le sfide legate alla migrazione irregolare e al traffico di esseri umani. L’accento è stato posto su un approccio collaborativo per affrontare queste questioni che colpiscono entrambe le nazioni. Ciò fa seguito a un incontro ad alto livello tra Nabil Ammar, ministro degli Affari esteri, della migrazione e dei tunisini all’estero, e Taher Salem, responsabile della gestione del ministero degli Esteri libico sotto il governo di unità nazionale (GNU). Questo incontro sottolinea l’impegno costante tra la Tunisia e la Libia a lavorare insieme su questioni regionali critiche, tra cui il rafforzamento delle misure di sicurezza e la lotta alle sfide migratorie in Nord Africa.

All’inizio di questo mese, il ministro dell’Interno algerino Ibrahim Murad ha annunciato che l’Algeria ha concordato con la Libia e la Tunisia un approccio congiunto per lo sviluppo delle regioni di confine nell’ambito degli sforzi per combattere l’immigrazione irregolare. Questo accordo è stato annunciato durante un incontro a Roma presieduto dal ministro dell’Interno italiano Matteo Piantedosi e con la presenza di Imad al-Trabulsi del governo di unità nazionale della Libia e del ministro dell’Interno tunisino Kamel Feki.

Nel frattempo, la ONG tedesca Sea-Watch International ha segnalato che la Guardia nazionale tunisina è stata accusata di aver causato deliberatamente il rovesciamento di un’imbarcazione con 42 migranti il 25 aprile. Sedici migranti hanno perso la vita, mentre i sopravvissuti hanno riferito delle azioni brutali delle navi tunisine.

Le autorità libiche hanno dichiarato che la direzione di sicurezza della Mezzaluna petrolifera ha sventato un tentativo di traffico illegale di 33 immigrati clandestini sulla costa di Al-Arasa, a ovest di Brega. Sono state sequestrate due imbarcazioni e quattro automobili utilizzate per trasportare gli immigrati dal deserto al mare. Sono stati arrestati due libici, il capitano egiziano, due palestinesi e un mauritano coinvolti nel tentativo di contrabbando di immigrati, la maggior parte dei quali di nazionalità egiziana.

**Foto: Agenzia Fotogramma**

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