Licenziati i due dipendenti della Lidl che chiusero in gabbia due rom
Sono stati licenziati i due dipendenti che, in un supermercato della Ldl a Follonica (Grosseto), chiusero due rom in una gabbia che si trova in un’area della struttura non aperta al pubblico, per poi riprendere le loro grida disperate per pubblicarle su Internet.
La decisione dell’azienda
La decisione dell’azienda arriva due mesi dopo, prima sono stati sospesi dalla direzione e ora hanno perso il lavoro. Uno di loro, 35 anni, che era stato assunto a tempo indeterminato, è stato licenziato in tronco. All’altro dipendente, 25 anni, invece, il supermercato non ha rinnovato il contratto.
Fin da subito l’azienda aveva adottato la linea dura. Prendendo le distanze, senza riserva alcuna, dal contenuto del filmato e condannando fermamente il comportamento dei due dipendenti. Non solo. Lidl Italia si era riservata di tutelare la propria immagine nelle sedi opportune.
Trascorsi due mesi dall’episodio, la società non ha preso in considerazione le giustificazioni fornite dai due dipendenti, che fin dall’inizio si erano difesi ribadendo di aver compiuto quell’atto per evitare il furto degli scarti alimentari del supermercato.
L’avvocato dei due, ha annunciato di stare a a valutare “se ricorrere davanti al giudice del lavoro contro queste decisioni”. “Era solo uno scherzo”, si erano giustificati i due dipendenti che fecero lo scherzo a febbraio.
Il video postato on line
Nel video della “punizione” era postato sui social e si vedevano le due nomadi terrorizzate urlare e chiedere disperatamente d’essere liberate. Il video aveva avuto centinaia di migliaia di visualizzazioni e diversi commenti a sfondo razzista.
I due dipendenti, dopo essere stati sospesi dalla Lidl erano stati indagati dalla procura di Grosseto per sequestro di persona.
Il sostegno di Salvini ai due dipendenti
Salvini, sui social, si scaglia contro l’azienda: «Lasciano a casa due ragazzi con mutuo e famiglia, licenziati per aver fermato e filmato due ladre. Roba da matti. Solidarietà a Ramon e Andrea».
Poi l’invito dello stesso Salvini a commentare la notizia sulla pagina Facebook di Lidl Italia, dove per tutta la giornata di ieri sono stati rimossi i commenti sulla vicenda. Commenti a raffica anche su Twitter, con migliaia di adesioni alla campagna della Lega contro Lidl.
La colpa dei due giovani dipendenti è quella di aver rinchiuso le due nomadi nel locale dove vengono ammucchiati i cartoni, averne ripreso le urla e i gesti disperati con un telefonino e poi aver postato il video sui social, ottenendo decine di migliaia di visualizzazioni.