Licenziato perchè faceva troppe pause dopo trapianto: l’azienda nega

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Una storia che ha dell’incredibile, un uomo che aveva subito un trapianto di rene è stato “Licenziato perché malato”.

L’azienda è la  Metalcastello, l’impresa di Castel di Casio, nel Bolognese, leader negli ingranaggi che nel gennaio 2016 aveva reintegrato, tra le polemiche, un delegato Fiom-Cgil che aveva espresso critiche sulle politiche aziendali ad una manifestazione.

La denuncia

È stato il sindacato a segnalare “un grave episodio”, quello di “un lavoratore che, avendo subìto un trapianto di rene, necessitava di ripetute pause fisiologiche durante l’orario di lavoro”, ma “è stato licenziato”.

La replica dell’azienda

Accuse alle quali l’azienda replica duramente: “I motivi di salute non c’entrano”, da parte del lavoratore ci sarebbe stata una “reiterata violazione da parte di obblighi e regole di comportamento sul lavoro”. In particolare per quanto riguarda il divieto di fumo nelle zone a rischio.

“L’azienda con tale atto ha contravvenuto ai doveri morali di correttezza e buona fede, violando quanto sancito dallo stesso contratto collettivo nazionale di lavoro che impone una particolare attenzione a tutti i lavoratori che, come nel caso specifico, soffrono di determinate patologie” sottolinea il sindacato.

“Si tratta di un’accusa falsa che respingiamo con forza in quanto totalmente estranea sia alla verità dei fatti sia ai principi comportamentali di Metalcastello e della propria direzione – è la replica dell’azienda – Il licenziamento ha ad oggetto la reiterata violazione da parte dell’interessato di obblighi e regole di comportamento sul lavoro a tutela della sicurezza e della salute di tutti i dipendenti: in particolare si tratta delle prescrizioni sul divieto di fumo in aree ad alto rischio e più in generale sulle norme di sicurezza”.

“Non consentiremo, quindi – conclude l’azienda – che questa vicenda venga strumentalizzata e ci riserviamo di valutare ogni più opportuna azione a tutela dell’immagine e del buon nome di Metalcastello”.

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