L’incertezza dei dazi Usa pesa sulle imprese, Bankitalia registra pessimismo

L’incertezza dei dazi Usa pesa sulle imprese, Bankitalia registra pessimismo

20241210_0250.jpg

La Banca d’Italia ha condotto un’indagine sulle aspettative delle imprese per il secondo trimestre, evidenziando un’ottimistica previsione di espansione delle vendite, trainata dalla domanda estera. Le prospettive occupazionali migliorano, con un aumento delle retribuzioni salariali soprattutto nel settore delle costruzioni. Tuttavia, le imprese restano caute per il futuro a causa dell’incertezza economica e delle politiche commerciali restrittive degli Stati Uniti. I giudizi per gli investimenti sono complessivamente negativi, con una stagnazione dell’accesso al credito. Le aziende mantengono comunque piani di espansione degli investimenti.

Aspettative di crescita e occupazione nelle imprese italiane

La Banca d’Italia ha pubblicato i risultati di un’indagine sulle aspettative di inflazione e crescita, evidenziando che la maggioranza delle imprese prevede un’espansione delle vendite nel secondo trimestre. Sia nell’industria che nei servizi, le prospettive sono incoraggiate dalla domanda estera, con un’ottimistica prospettiva di crescita dell’occupazione, soprattutto per le imprese di minore dimensione.

Rispetto alle retribuzioni orarie, un aumento è stato previsto sia nel settore delle costruzioni che in quello dell’industria e dei servizi, con la maggior parte delle aziende che prevede un incremento contenuto, non superiore al 2%. Tuttavia, nonostante questo lieve progresso, le aspettative sull’andamento operativo rimangono deboli, influenzate principalmente dall’incertezza economica e politica, nonché dai prezzi dell’energia.

Le condizioni per investire sono risultate sfavorevoli in tutti i settori, con una diminuzione significativa nel settore dei servizi e delle costruzioni. Le imprese segnalano una stabilità nelle condizioni di accesso al credito, ma permane una certa preoccupazione per gli effetti delle politiche commerciali restrittive degli Stati Uniti sulle vendite internazionali.

Nonostante le sfide, le imprese italiane continuano a pianificare un aumento degli investimenti nel corso dell’anno, con una maggiore fiducia nell’industria rispetto ai servizi e alle costruzioni. Questo scenario indica una resilienza del settore imprenditoriale, nonostante le incertezze del contesto economico globale.

Aspettative positive per le imprese italiane nel secondo trimestre

La Banca d’Italia ha rilevato che la quota di imprese che prevedono un’espansione delle vendite nel secondo trimestre supera chi ne prefigura una contrazione, soprattutto nell’industria e nei servizi. Le prospettive di crescita delle vendite sono supportate dall’impulso della domanda estera, con aspettative più favorevoli per l’occupazione, in particolare per le imprese di minori dimensioni. Nell’industria e nei servizi, la quota di imprese che prevedono di ampliare la propria forza lavoro è aumentata significativamente, mentre nelle costruzioni le previsioni rimangono stabili.

Le aziende italiane prevedono un aumento delle retribuzioni orarie dei dipendenti nei prossimi 12 mesi, con aumenti contenuti che non superano il 2%. Tuttavia, le attese sulle condizioni operative rimangono deboli, con dinamiche settoriali diverse. L’incertezza economica e politica, insieme all’andamento dei prezzi dell’energia, influenzano le prospettive aziendali, con timori crescenti legati allo scenario internazionale. Le politiche commerciali restrittive degli Stati Uniti preoccupano il 44% delle imprese esportatrici, con un impatto negativo sulle vendite attese.

Le condizioni per investire sono valutate negativamente da tutte le aziende, in particolare nel settore delle costruzioni. Le imprese dell’industria e dei servizi riportano condizioni di accesso al credito stabili, mentre nel settore delle costruzioni si registrano lievi deterioramenti. La spesa per investimenti nel corso dell’anno è prevista in aumento, con un saldo positivo tra le imprese che prevedono un incremento degli investimenti rispetto a chi si aspetta un calo.

Non perderti tutte le notizie di economia su Blog.it

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *