L’Italia e la Svizzera ridefiniscono i confini a causa del cambiamento climatico e dello scioglimento dei ghiacciai
Il cambiamento climatico ha accelerato lo scioglimento dei ghiacciai al confine tra Svizzera e Italia, portando alla necessità di ridisegnare parte del confine che separa i due Paesi. Il Ghiacciaio del Teodulo ha perso quasi un quarto della sua massa tra il 1973 e il 2010, esponendo la roccia sottostante e alterando il drenaggio. La Svizzera ha ufficialmente approvato il nuovo confine, mentre l’Italia deve ancora farlo. Le modifiche includono punti di riferimento come Testa Grigia, Plateau Rosa e Gobba di Rollin. L’Europa sta subendo gli effetti del cambiamento climatico con una rapida perdita dei ghiacciai, e il ritmo di scioglimento si è accelerato negli ultimi anni.
Ridisegno dei confini tra Svizzera e Italia a causa dello scioglimento dei ghiacciai
Il cambiamento climatico sta accelerando lo scioglimento dei ghiacciai al confine tra la Svizzera e l’Italia, portando i due Paesi a modificare le linee di frontiera. Il Ghiacciaio del Teodulo ha perso una considerevole quantità di massa tra il 1973 e il 2010, esponendo la roccia sottostante e causando alterazioni nel drenaggio. Questo ha reso necessaria una correzione del confine lungo circa 100 metri.
Le autorità svizzere hanno ufficialmente approvato il nuovo confine, mentre l’Italia deve ancora completare la procedura. Le modifiche precise saranno implementate una volta che entrambi i Paesi avranno firmato l’accordo, che riguarda l’area dello Matterhorn Ski Paradise, una delle principali stazioni sciistiche d’Europa.
L’agenzia svizzera per la cartografia è responsabile dei numerosi punti di demarcazione lungo i 1.935 chilometri di confine della Svizzera. Le modifiche dei confini sono comuni e vengono risolte confrontando le letture dei rilevatori senza coinvolgere i politici. I ghiacciai svizzeri si stanno sciogliendo a un ritmo preoccupante, con la Svizzera che ha perso il 10% dei suoi ghiacciai tra il 2021 e il 2023.
Il cambiamento climatico è evidente anche in Italia, dove il ghiacciaio di Dosdè si è ritirato di sette metri nell’ultimo anno. La neve non è sufficiente a fermarne lo scioglimento, confermando l’urgenza di affrontare la crisi climatica a livello globale.
Il cambiamento climatico costringe Svizzera e Italia a riconfigurare il confine
La rapida accelerazione dello scioglimento dei ghiacciai al confine tra la Svizzera e l’Italia ha spinto entrambi i Paesi a rivedere e rettificare le linee di frontiera. Il Ghiacciaio del Teodulo, situato tra il monte Cervino e il Breithorn, ha perso una quantità significativa della sua massa tra il 1973 e il 2010, causando la necessità di adeguare il confine su una lunghezza di circa 100 metri.
Le modifiche al confine riguardano l’area del Matterhorn Ski Paradise, una delle più grandi stazioni sciistiche d’Europa, che comprende anche il comune di Zermatt, Valtournenche e Breuil-Cervinia. Gli escursionisti e gli sciatori possono attraversare liberamente la frontiera tra la Svizzera e l’Italia nella zona della Valtournenche, evidenziando la collaborazione tra i due Paesi per adattare la frontiera alle nuove condizioni geografiche.
L’accelerazione dello scioglimento dei ghiacciai in Svizzera è parte di una tendenza più ampia in Europa, dove i ghiacciai si stanno sciogliendo a un ritmo preoccupante. L’Agenzia nazionale svizzera per la cartografia Swisstopo è responsabile della gestione dei punti di demarcazione lungo i 1.935 chilometri di confine, mentre l’Accademia svizzera delle scienze ha evidenziato l’impatto devastante del cambiamento climatico sull’ambiente alpino.
La preoccupante situazione dei ghiacciai italiani, come il ghiacciaio di Dosdè nelle Alpi, riflette la drammatica realtà che sta affrontando l’intero continente europeo di fronte al cambiamento climatico. La necessità di adattare i confini nazionali in risposta a queste sfide ambientali è un segnale tangibile dell’urgenza di adottare misure concrete per affrontare il cambiamento climatico e proteggere il nostro pianeta.
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