Liù medico a quattro zampe, fiuta i tumori prima che si manifestino

Liù medico a quattro zampe, fiuta i tumori prima che si manifestino

Liù medico a quattro zampe. Non è una favola ma la realtà, si tratta di un una femmina di pastore tedesco cresciuta e addestrata dall’Esercito che sarebbe in grado, come riporta Leggo, di “fiutare” tumori in anticipo e addirittura meglio delle analisi mediche.

Le sue diagnosi sono persino più precise di un laboratorio di analisi. Nella cura e nella prevenzione del tumore alla prostata, le imminenti conquiste della medicina saranno quasi tutte merito suo.

Liù medico a quattro zampe: il nuovo impiego dei cani molecolari

I cani molecolari sono già impiegati nello scovare stupefacenti o esplosivi grazie al loro fiuto, ora si è sperimentato con successo anche il loro impiego nella ricerca medico-scientifica. La femmina di pastore tedesco è addestrata in maniera specifica per lavorare in corsia dal tenente colonnello veterinario Lorenzo Tidu e del suo conduttore, il sergente Paolo Sardella, lavora oramai da 5 anni all’ospedale Humanitas di Castellanza (Varese). Il suo fiuto le permette di individuare se un paziente è affetto o meno da un cancro, ancor prima del manifestarsi dei sintomi.

“Il comportamento di Liù dimostra che il tumore ha una molecola caratterizzante, che lei riconosce grazie al suo olfatto. Ora speriamo di riuscire a individuare e isolare quella molecola, in modo da rendere possibili prevenzioni e diagnosi più veloci ed efficaci”. Liù è riuscita ad individuare una traccia del cancro quando la malattia non si era ancora sviluppata.

Gli studi effettuati con il cane hanno dimostrato che il tumore ha una molecola caratteristica, anzi caratterizzante, e per questo il cane riesce a riconoscerla subito grazie al suo olfatto – sottolineano i medici dell’urologia.

 

La diagnosi canina attiva dal 2012

L’esperimento di “diagnosi canina” all’ospedale Humanitas è iniziato nel 2012. Doveva essere un test e l’idea si è rivelata molto più interessante di quanto non si potesse credere. “Il ministero della Salute per ora non consente che la diagnosi sia eseguita solo con il fiuto del cane – spiega il colonnello Tidu – E per questo tutti i pazienti sono stati prima sottoposti ai normali protocolli medici e dopo Liù ha fatto la sua analisi. Tra i campioni che ha dovuto “fiutare” sono stati inseriti anche quelli di pazienti sani e così ne abbiamo accertato l’attendibilità”.

Medici e militari da cinque anni combattono insieme la guerra ai tumori. Il lavoro si svolge un po’ nei laboratori dell’Humanitas e un po’ nel centro veterinario militare di Grosseto. “I medici ci fanno arrivare i campioni delle urine dei pazienti sottoposti a controllo e nel suo ambiente abituale il cane esegue con calma tutti i suoi test. La prima fase dell’addestramento è servita a insegnargli a distinguere gli odori caratteristici. Ogni volta che riconosce quell’odore caratteristico, ma solo in quel caso, Liù si siede e noi così possiamo capire il messaggio che vorrebbe farci arrivare”.

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