Lo studio Spallanzani-Raffele rivela la relazione tra carica virale e gravità del vaiolo delle scimmie
Lo studio condotto da Istituto Spallanzani e Ospedale San Raffaele ha rivelato un’associazione tra carica virale elevata e gravità della malattia Mpox. Il progetto “mpox-Icona” è il più ampio mai realizzato in Italia, coinvolgendo 541 pazienti su 1.056 casi nazionali. Obiettivo principale: identificare i fattori legati alla gravità e alla durata della malattia, per migliorare la gestione e il trattamento. Condotta in 15 centri specializzati, la ricerca si è concentrata su casi di Mpox appartenenti al Clade IIb del periodo 2022-2023. La Prof.ssa Cristina Chimenti ha anche spiegato cause, sintomi e nuove terapie per l’amiloidosi.
Importante scoperta sull’associazione tra carica virale e gravità della malattia Mpox
Uno studio condotto dall’Istituto Spallanzani di Roma e dall’Ospedale San Raffaele di Milano ha evidenziato per la prima volta l’importante associazione tra elevata carica virale e gravità della malattia nei casi di Mpox, noto anche come vaiolo delle scimmie.
Il progetto, intitolato “Clinical and laboratory predictors of mpox severity and duration: an Italian multicentre cohort study (mpox-Icona)”, è stato recentemente pubblicato sulla rivista eBioMedicine del Gruppo Lancet. Lo studio, il più ampio realizzato in Italia fino ad oggi e uno dei più significativi a livello mondiale, ha coinvolto l’analisi di 541 pazienti su un totale di 1.056 casi segnalati nel paese.
La Prof.ssa Cristina Chimenti spiega le cause, i sintomi e le nuove terapie dell’amiloidosi
Condotto in 15 centri italiani specializzati in Malattie Infettive, lo studio ha esaminato casi di Mpox appartenenti al Clade IIb nel periodo 2022-2023. L’obiettivo principale è stato identificare i fattori associati alla gravità e alla durata prolungata della malattia, al fine di fornire nuove prospettive per la gestione e il trattamento dell’infezione.
Ultimo aggiornamento: Domenica 1 Settembre 2024, 13:52
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Importante scoperta sull’associazione tra carica virale e gravità della Mpox
Uno studio congiunto dell’Istituto Spallanzani di Roma e dell’Ospedale San Raffaele di Milano ha evidenziato per la prima volta un’importante associazione tra elevata carica virale e gravità della malattia nei casi di Mpox, conosciuto anche come vaiolo delle scimmie.
Il progetto, intitolato “Clinical and laboratory predictors of mpox severity and duration: an Italian multicentre cohort study (mpox-Icona)”, è stato recentemente pubblicato sulla rivista eBioMedicine del Gruppo Lancet. Si tratta dello studio più ampio realizzato finora in Italia, includendo l’analisi di 541 pazienti su un totale di 1.056 casi segnalati nel Paese.
Condotto in 15 centri italiani specializzati in Malattie Infettive, lo studio ha esaminato casi di Mpox appartenenti al Clade IIb nel periodo 2022-2023. L’obiettivo principale è stato identificare i fattori associati alla gravità e alla durata prolungata della malattia, offrendo nuovi spunti per la gestione e il trattamento dell’infezione.
Questo importante lavoro di ricerca contribuisce a una migliore comprensione della Mpox e potrebbe guidare lo sviluppo di nuove strategie terapeutiche per affrontare questa malattia.
Ultimo aggiornamento: Domenica 1 Settembre 2024, 13:52
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