Lodi, detenuto evade dal carcere durante l’ora d’aria: caccia all’uomo
Lodi, detenuto evade dal carcere durante l’ora d’aria. Protagonista della vicenda è un giovane marocchino di 22 anni, arrestato il 24 aprile dai Carabinieri di San Giuliano Milanese. Doveva scontare una condanna di un anno per spaccio di sostanze stupefacenti. E’ riuscito ad evadere, scavalcando il muro di cinta, durante l’ora d’aria. Il Sappe denuncia la mancanza di organico e il malfunzionamento del sistema antiscavalcamento.
Lodi, detenuto evade dal carcere durante l’ora d’aria: la fuga
Lodi, detenuto evade dal carcere durante l’ora d’aria. Questo quello che è accaduto sabato nel carcere della provincia Lombarda. Mohamed El Madaoui, ragazzo di 22 anni, originario del Marocco, viveva già da qualche anno a San Giuliano Milanese. Era stato arrestato dai Carabinieri di San Giuliano lo scorso 24 aprile, dopo essere stato condannato ad un anno per spaccio di sostanze stupefacenti. L’incredibile fuga è avvenuta sabato pomeriggio, intorno alle ore 16:00. Il giovane avrebbe approfittato dell’ora d’aria e della distrazione delle guardie per darsi alla fuga. Ha atteso che smontasse il presidio nelle garitte blindate, sul perimetro esterno del carcere, e si è arrampicato velocemente sul primo muro di cinta. Superato questo, alto poco più di tre metri, ha superato un camminamento e ha oltrepassato anche il secondo muro. Si è così ritrovato fuori dal carcere, nel centro storico di Lodi, a pochi passi dal Duomo. Gli agenti della polizia penitenziaria si sono resi conto dell’assenza dell’uomo solo poche ore dopo, al momento della conta. Le telecamere hanno ripreso la sua fuga ed ora è caccia all’uomo.
Lodi, detenuto evade dal carcere durante l’ora d’aria: la caccia all’uomo
Lodi, detenuto evade dal carcere durante l’ora d’aria. Dopo aver scavalcato i due muri di cinta, il giovane marocchino ha fatto perdere le proprie tracce. Nel carcere di Lodi è stata aperta un’inchiesta interna e anche il nucleo investigativo della polizia penitenziaria si sta occupando della ricerca dell’evaso. Le forze dell’ordine lo stanno cercando a Lodi e nelle città vicine. Gli agenti si sono anche appostati davanti la casa della fidanzata del giovane, una ragazza italiana con cui convive. “E’ una persona sveglia, capace di organizzare un’attività di spaccio importante”. Questo quello che ha riferito il comandante della stazione dei Carabinieri di San Giuliano, il luogotenente Papagni, parlando del giovane evaso. La caccia all’uomo continua.
Lodi, detenuto evade dal carcere. Era “un’evasione annunciata”
Lodi, detenuto evade dal carcere durante l’ora d’aria. Il Sappe, Sindacato Autonomo di Polizia Penitenziaria, in merito all’accaduto, parla di “un’evasione annunciata”. Visto il malfunzionamento del sistema carcerario e la carenza di organico, una fuga era prevedibile. Pare, infatti, che il sistema antiscavalcamento, che dà l’allarme quando qualcuno tenta di oltrepassare il muro, non sia entrato in funzione. “Se il sistema, installato pochi anni fa durante l’ultima ristrutturazione, si fosse azionato, gli agenti sarebbero intervenuti subito”, ha riferito il Sappe. Quest’ultimo, inoltre, aveva denunciato, già a luglio, la mancanza di organico: mancavano 15 agenti sabato. In più, come in tutto il resto d’Italia, il carcere è sovraffollato. Anzichè 45 detenuti, il carcere di Lodi ne ospita 86, più del doppio del massimo consentito.
“Tutte queste evasioni hanno responsabilità ben precise. La sicurezza interna delle carceri è stata annientata da provvedimenti scellerati come la vigilanza dinamica e il regime aperto, dall’aver tolto le sentinelle di sorveglianza dalle mura di cinta, dal mancato finanziamento dei servizi anti-intrusione e anti-scavalcamento, dalla mancanza di personale”. Così prosegue il Sappe, denunciando ripetutamente la grave situazione. L’inchiesta farà luce sulle responsabilità dell’accaduto.