Lory del Santo: dalla relazione con Gianni Agnelli alla morte dei figli, “sono morta anch’io, per questo non soffro”

Lory del Santo: dalla relazione con Gianni Agnelli alla morte dei figli, “sono morta anch’io, per questo non soffro”

Lory Del Santo è stata una delle protagoniste dell’ultima puntata di Belve, il programma di interviste e faccia a faccia condotto da Francesca Fagnani su Rai2 in prima serata. Durante l’intervista, la showgirl si è aperta a cuore aperto, parlando della sua ricerca del successo, dell’amore e della tragica morte dei suoi figli.

La vita di Lory Del Santo è davvero straordinaria e ricca di avvenimenti da film. Durante la trasmissione Belve, la showgirl ha raccontato la sua storia in modo completo, regalando momenti divertenti ma anche toccanti. Durante la chiacchierata con Francesca Fagnani, ha svelato particolari della sua relazione con Gianni Agnelli, che la considerava una donna di bellezza e intelligenza. Ha parlato anche di un uomo che le ha regalato 100 milioni di lire a Parigi durante un corteggiamento, una somma che lei ha utilizzato per pagare una parte del mutuo. Nonostante le avances di potenti uomini, Lory ha sempre rifiutato di fare da escort, affermando che non fa parte del suo carattere.

In un momento toccante, ha raccontato di quando è stata ingiustamente imprigionata per una vicenda legata al traffico di droga, passando dieci giorni in carcere prima di essere scagionata. Ma il dolore più grande che ha vissuto è stato la perdita dei suoi tre figli. Il primogenito Conor, avuto dal matrimonio con Eric Clapton, è caduto dal 53° piano di un grattacielo di New York a soli 5 anni nel 1991. Poco dopo, ha perso il secondo figlio a soli due settimane dalla nascita, e nel 2018 ha dovuto fare i conti con la scomparsa del terzo figlio Devin, morto suicida.

Nonostante tutto il dolore che ha vissuto, Lory Del Santo ha dichiarato durante l’intervista: “Sono morta anch’io, per questo non soffro”. La sua forza e il suo coraggio nel raccontare la sua storia hanno commosso il pubblico di Belve, dimostrando ancora una volta la sua incredibile resilienza.

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