L’ultimo addio a Dj Fabo: chiesa gremita e tanta commozione
Si è consumato l’ultimo atto della vicenda dolorosa di Dj Fabo. Fabiano Antonia, questo il suo vero nome, è stato salutato dalle persone a lui più care in una chiesa gremita di gente.
Il 40enne era cieco e tetraplegico e ha scelto di andare a morire in una clinica Svizzera dove si pratica il suicidio assistito lo scorso 27 febbraio.
Nella parrocchia di Sant’Ildefonso dove dj Fabo è cresciuto e ha ricevuto la comunione e la cresima, una piccola folla si è radunata per ricordarlo.
Non si è trattato di un funerale, ma un momento di suffragio celebrato da don Antonio Suighi, amico di famiglia, a cui hanno preso parte la mamma di Fabo, la fidanzata Valeria, il radicale Marco Cappato che lo ha accompagnato nella clinica svizzera dov’è morto, il sindaco Giuseppe Sala e Mina Welby, vedova di Piergiorgio.
Fabiano, immobilizzato al letto da quando, nel 2014, era rimasto coinvolto in un incidente stradale in seguito al quale aveva perso anche la vista, si era rivolto al presidente della Repubblica Sergio Mattarella con un video messaggio per chiedere di poter morire nel suo Paese invece che all’estero.
«Mi bastate tu e la mamma mi dicevi sempre, – ha ricordato la fidanzata Vaeria – ma non era vero e ci soffrivi. Ne soffrivi tanto ma in quella sofferenza hai trovato la forza di tornare libero, il Fabo che eri prima».
Valeria, che gli è stata vicino anche nella disabilità, ha ricordato come Fabo soffriva perché alcuni amici si erano allontanati dopo l’incidente che lo aveva reso cieco e tetraplegico. «Abbiamo parlato tanto e più volte mi hai detto di leggere queste parole e di spiegare a tutti l’amicizia – ha aggiunto -, quella vera che nasce da un sentimento profondo, un accordo di sentimenti che non provoca contrasti. Di spiegare quella scelta di odio e amore verso le persone che ci sono state e sono state ma poi si sono allontanate». «Alla fine mi hai chiesto di mettere una canzone. Di sorridere e brindare e di non essere triste perché io sono libero di ballare – ha concluso -. Invece io ti dico, anche se ti arrabbierai, ciao cucciolo di cane».
Al termine del suo intervento, la fidanzata ha citato la traduzione della canzone «Sky and sand» di Paul Kalkbrenner, una delle canzoni preferite di dj Fabo. Così facendo, Valeria ha esaudito un desiderio del suo fidanzato, come lei stessa ha sottolineato in chiesa.
Uno spettacolo di fuochi d’artificio ha salutato dj Fabo fuori dalla chiesa. Al termine della cerimonia le porte della parrocchia si sono aperte e, mentre le persone uscivano, sono partiti i fuochi nel piazzale antistante la chiesa.
“Fabo ci ha radunati, siamo qui in tanti, ora tocca o noi confrontarci e decidere il cammino da compiere. Io vi dico che con Gesù potremo andare lontano. Lasciamoci sorprendere” ha concluso il sacerdote.