Madonna di Trevignano, una ex fedele rivela: “La gente continua a crederci, la veggente prometteva guarigioni attraverso le preghiere”
Storie Italiane ha affrontato un inizio di puntata un po’ movimentato a causa della rottura di un monitor dietro Eleonora Daniele, definita “il bello della diretta”. Tuttavia, il programma ha poi affrontato il caso della Madonna di Trevignano, focalizzandosi sul sequestro del terreno Campo delle Rose, dove regolarmente si tengono raduni di fedeli il 3 di ogni mese.
Secondo quanto riportato dall’inviata Roberta Spinelli, sembra che il 3 aprile sia stato l’ultimo raduno al Campo delle Rose, poiché il terreno è stato sigillato. In caso di perdita del ricorso da parte dell’associazione, il terreno diventerebbe di proprietà del Comune di Trevignano, un duro colpo per i fedeli. Si dovrà aspettare per capire come si evolverà la situazione, e si ipotizza che il 3 maggio potrebbe essere organizzato un nuovo raduno nello stesso luogo.
Durante la puntata è emersa anche la questione del pozzo presso l’associazione Madonna di Trevignano: nonostante la perforazione fosse stata effettuata per trovare acqua, non era stata autorizzata e pertanto non poteva essere completata. L’ente parco ha negato l’autorizzazione per la realizzazione del pozzo, mettendo l’associazione in una posizione di impasse.
Patrizia, ex fedele di Gisella, ha partecipato al programma in collegamento da Trevignano, esprimendo disapprovazione per le azioni della signora Gisella. Secondo Patrizia, Gisella aveva ingannato le persone del paese con la promessa di costruire santuari e pozzi in un luogo dove ciò non era possibile. Le sue azioni avevano creato divisioni tra la popolazione, con alcune persone che avevano smesso di credere alle sue parole, mentre altre continuavano a seguire le sue promesse di guarigione.
Le dichiarazioni di Patrizia sono state sottolineate come meritevoli di verifica, in attesa che Gisella fornisca la propria versione dei fatti. Nel frattempo, il programma ha riportato anche altre notizie di cronaca, tra cui il caso di Santa Scorese che perseguitava la sorella e l’aggressione a Luisa Mangiapia, colpita da un proiettile vagante al parchetto Fuorigrotta.
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