Mafia, trenta arresti a Messina: fermati imprenditori e funzionari
Trenta arresti per mafia a Messina. Un’operazione dei carabinieri del Ros e del comando provinciale del capoluogo siciliano ha ammanettato imprenditori e funzionari pubblici. Pare che alcuni degli arrestati, secondo la ricostruzione dei magistrati, fossero collegati alla cellula catanese di Cosa nostra.
L’indagine è stata estesa alle città di Catania, Siracusa, Milano e Torino. Secondo gli investigatori, ci sarebbe un filo conduttore che crea”un disegno di gestione di interessi economici illeciti contrassegnati da riservatezza e reciproca affidabilità”.
I reati contestati dalla procura ai trenta arrestati sono di associazione mafiosa, concorso esterno, ma anche corruzione, estorsione, riciclaggio e traffico di armi. Dieci dei trenta incarcerati hanno ottenuto gli arresti domiciliari.
Accusato l’avvocato
All’avvocato del gruppo incriminato, i carabinieri hanno emesso l’accusa di concorso esterno in associazione mafiosa, per aver messo a disposizione del gruppo criminale le proprie competenze professionali in modo da consentire riciclaggio di denaro sporco, falsa intestazione di beni, frode ai creditori e prestandosi anche a fare da prestanome per l’intestazione di beni.