Maldive, arrestato l’ex presidente e proclamato lo stato di emergenza
Maldive. Lunedì sera il presidente Abdulla Yameen ha proclamato lo stato d’emergenza per la crisi politica che ha colpito il paese. Arrestati l’ex presidente e leader dell’opposizione Gayoom e i giudici della Corte Suprema. La Farnesina sconsiglia i viaggi non strettamente necessari.
Maldive nel caos: esercito in parlamento e per le strade
Maldive nel caos. Lo scontro tra il presidente della repubblica Yameen e la Corte Suprema ha portato alla dichiarazione dello stato di emergenza. A fungere da preludio allo scontro era stata la decisione della Corte Suprema di rilasciare i detenuti politici, oppositori dell’attuale governo.
La Corte accusava Yameen di aver influenzato i processi contro i leader dell’opposizione. Tra questi era incluso l’ex presidente Mohammed Nasheed, in esilio nel Regno Unito, deposto da un colpo di stato nel 2012. Come unica risposta, il presidente Yameen ha dato il via ad una serie di operazioni di polizia. L’esercito ha occupato la Corte Suprema e ha arrestato l’ex presidente Gayoom nella sua abitazione a Male. Pesanti si sono rivelate le azioni delle forze di sicurezza contro le persone che celebravano la decisione della corte.
Due sono i giudici arrestati: Ali Hamid e Abdulla Saeed. Le accuse contro di loro non sono ancora state formulate. L’ex presidente Maumoon Abdul Gayoom, leader dell’opposizione, nonchè fratellastro dell’attuale presidente, è stato invece arrestato con l’accusa di corruzione e tentato colpo di stato. Gaymoon era stato alla guida del paese fino al 2008, quando era stato destituito con le elezioni democratiche. A seguito di queste, l’arcipelago è divenuto una democrazia presidenziale multipartitica. Nel frattempo Mohammed Nasheed, cacciato da Yameen, ha chiesto aiuto a India e Stati Uniti per mettere fine al caos.
Stato di emergenza a Male: Stati Uniti preoccupati
Lo stato di emergenza a Male, varato dal presidente Yameen lunedì sera avrà una validità di 15 giorni. A dare l’annuncio ai mass media è stato il ministro degli affari legali, Azima Shakoor, insieme con il ministro della giustizia Mohamed Anil. Il provvedimento introduce il coprifuoco nella capitale, quindi il divieto di circolazione nelle ore notturne. Raccomanda, inoltre, di evitare i luoghi di raduno e mantenere un alto grado di allerta.
Gli Stati Uniti i mostrano preoccupati dopo la dichiarazione dello stato di emergenza, poichè esso concede ampi poteri alle forze di sicurezza, sospende parte della costituzione vigente nel paese e limita i viaggi. Si proclamano poi a favore della libertà di espressione e favorevoli alla decisione della corte di liberare gli oppositori. Il Dipartimento di Stato americano considera un “imperativo” l’attuazione della decisione della corte. Anche il segretario generale dell’ONU invita al rispetto della decisione della corte e delle leggi internazionali.
Di certo la grave situazione politica in cui verge in questo momento il paese avrà non poche ripercussioni sull’economia e il turismo. Le Maldive costituiscono infatti una delle mete più gettonate dai turisti di tutto il mondo. Tutt’ora è a rischio l’arrivo di decine di migliaia di persone.
La Farnesina sconsiglia i viaggi non strettamente necessari e suggerisce molta cautela qualora si decida di soggiornare nella capitale.