Malta deve spingere il governo verso un approccio strategico sui sussidi energetici

Malta deve spingere il governo verso un approccio strategico sui sussidi energetici

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Il Consiglio consultivo fiscale maltese ha lanciato un avvertimento al governo sull’importanza di approcciare in modo strategico i sussidi energetici. Le raccomandazioni arrivano mentre Malta affronta le procedure per disavanzo eccessivo dall’Unione Europea e si prepara al Bilancio 2025. Il MFAC ha chiesto al governo di elaborare una strategia per ridurre i costi energetici, che gravano sulle finanze pubbliche. Mentre i sussidi hanno aiutato i consumatori, rappresentano una pressione finanziaria e ostacolano gli obiettivi ambientali di Malta. Il governo prevede di spendere 160 milioni nel 2025, ma il MFAC insiste sulla necessità di riduzioni per garantire la sostenibilità fiscale.

Avvertimento del Consiglio consultivo fiscale maltese sulle politiche energetiche del governo

Il Consiglio consultivo fiscale maltese (MFAC) ha recentemente lanciato un avvertimento al governo di Malta riguardo alla necessità di adottare una strategia più prudente in materia di politiche energetiche e sussidi. Nel rapporto semestrale del 2024, il MFAC ha evidenziato la criticità del momento, con l’Unione Europea che ha avviato procedure per il disavanzo eccessivo e il dibattito sul Bilancio 2025 in corso. Le raccomandazioni del Consiglio richiamano l’attenzione sul costo elevato della politica di prezzi fissi dell’energia, che ha comportato un impatto di circa 320 milioni di euro annui sulle finanze pubbliche maltesi.

Il MFAC ha sottolineato che, se da un lato i sussidi energetici hanno contribuito a stabilizzare i costi per i consumatori, dall’altro pongono una pressione significativa sulle finanze pubbliche, mettendo a rischio il deficit fiscale del paese. Inoltre, il Consiglio ha evidenziato come l’attuale politica manchi di adeguati incentivi per il risparmio energetico e il miglioramento dell’efficienza, andando contro gli obiettivi di Malta di raggiungere la neutralità del carbonio e promuovere una transizione verde.

Il governo maltese prevede di destinare fino a 160 milioni di euro ai sussidi energetici nel 2025, corrispondenti allo 0,7% del PIL. Tuttavia, il MFAC insiste sulla necessità di ulteriori riduzioni al fine di garantire la sostenibilità fiscale a lungo termine. In un contesto in cui Malta si trova alle prese con le pressioni dell’Unione Europea e la necessità di una gestione oculata delle risorse, diventa essenziale che il governo adotti politiche energetiche più sostenibili e strategiche.

Avvertimento del Consiglio consultivo fiscale maltese sulle politiche energetiche del governo

Il Consiglio consultivo fiscale maltese (MFAC) ha recentemente lanciato un avvertimento al governo di Malta riguardo alla necessità di adottare una prudenza fiscale e un approccio strategico ai sussidi energetici. Questo avvertimento arriva in un momento critico per Malta, con l’Unione Europea che ha avviato procedure per disavanzo eccessivo e con il discorso sul Bilancio 2025 in vista. Il MFAC ha ribadito la richiesta al governo maltese di elaborare una strategia di uscita dalla politica dei prezzi fissi dell’energia, che attualmente costa ai contribuenti maltesi circa 320 milioni di euro all’anno.

Il MFAC riconosce che i sussidi energetici hanno contribuito a stabilizzare i costi per i consumatori, ma sottolinea che pongono una significativa pressione sulle finanze pubbliche e rischiano di aggravare il deficit fiscale del paese. Inoltre, il Consiglio evidenzia che l’attuale politica manca di incentivi per il risparmio energetico e il miglioramento dell’efficienza, andando contro gli obiettivi di Malta di raggiungere la neutralità del carbonio e promuovere una transizione verde.

Il governo maltese prevede di destinare fino a 160 milioni di euro in sussidi energetici nel 2025, corrispondenti allo 0,7% del PIL. Tuttavia, il MFAC insiste sulla necessità di ulteriori riduzioni per garantire la sostenibilità fiscale a lungo termine. Le raccomandazioni del Consiglio sono in linea con appelli simili provenienti dalla Commissione Europea e dal Fondo Monetario Internazionale, evidenziando l’urgenza di adottare misure strategiche per affrontare la situazione attuale.

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