Malta, il Primo Ministro Abela Sottolinea: ‘Nessun Investimento nelle Armi da Guerra’

Malta Esclude Investimenti in Armi Nonostante Piano di Difesa Europea
LA VALLETTA (MALTA) (ITALPRESS/MNA) – La posizione di Malta riguardo agli investimenti in armamenti sta attirando l’attenzione sia in ambito nazionale che europeo. Il primo ministro maltese, Robert Abela, ha ribadito che il Paese non prevede di investire o prendere in prestito denaro per acquistare armi da guerra. Questo annuncio è giunto in seguito all’adozione unanime da parte dei membri dell’Unione Europea, incluso Malta, di un piano per la Difesa comune presentato dalla presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, che prevede un aumento significativo della spesa per il settore della difesa.
La Neutralità di Malta e le Nuove Sfide di Sicurezza
Abela ha espresso con fermezza che “guidati dal principio di neutralità, non crediamo che la soluzione alle guerre siano le armi”. Questa posizione mette in luce l’approccio distintivo di Malta alla sicurezza, che trascende l’idea di semplici investimenti in armamenti. Durante un recente vertice UE, il premier ha fatto appello a un’azione più ampia sulla sicurezza, sottolineando l’importanza della difesa informatica, della gestione delle minacce ibride e della protezione delle infrastrutture critiche.
“Dobbiamo costruire un’Europa più forte e sovrana, che protegga la propria sicurezza pur rimanendo una forza di pace”, ha aggiunto Abela. Questa affermazione evidenzia il suo desiderio di vedere un’Europa che non solo si difende, ma anche promuove la pace e il dialogo tra le nazioni.
Nel suo intervento, Abela ha evidenziato che le decisioni assunte a livello europeo devono essere inclusive e tenere conto degli Stati membri che non intendono investire in armi, come Malta. “Dobbiamo affrontare queste sfide globali in modo responsabile e rispettoso dei valori di tutti gli Stati membri”, ha continuato.
La posizione di Malta è in netto contrasto con le scelte di altre nazioni europee, dove l’aumento delle spese per la difesa sta diventando una priorità in un contesto di crescente insicurezza globale. Nonostante ciò, Malta ha ricevuto garanzie che potrà rimanere al di fuori di tali impegni finanziari sulla difesa.
Il Futuro della Diplomazia e del Dialogo
Abela ha ribadito durante il summit che, sebbene Malta riconosca le sfide che l’Unione Europea deve affrontare in materia di sicurezza, la priorità deve sempre andare al dialogo e alla diplomazia. “Non utilizzeremo questo denaro per acquistare armi e munizioni di distruzione”, ha affermato. “Altri Paesi possono scegliere liberamente di investire in armamenti, ma noi abbiamo deciso di percorrere un’altra strada”; la strategia di Malta si concentra sull’investire nella pace e nella stabilità.
Il premier ha annunciato anche l’intenzione di continuare a investire nelle persone e nelle iniziative che promuovono la pace. “Continueremo a offrire il nostro Paese come un luogo dove si possono sostenere discussioni pacifiche”, ha concluso Abela, esprimendo così un forte impegno per il dialogo e la cooperazione internazionale.
Il dibattito sulla sicurezza in Europa si fa sempre più intenso, con diverse posizioni da parte degli Stati membri. L’opposizione nazionalista a Malta ha criticato la gestione del premier Abela, accusandolo di mutare continuamente opinione sulla questione della difesa. “Ha fatto ancora una volta ciò per cui è ben noto: un inversione a U, o meglio un’inversione completa di 360 gradi, lasciando Malta senza direzione”, hanno dichiarato i rappresentanti dell’opposizione.
Queste tensioni politiche interne potrebbero influenzare il futuro degli investimenti e della strategia di sicurezza di Malta. La posizione del governo maltese rimane chiara: non si scenderà a compromessi sui principi di neutralità e pace, anche se ciò significa allontanarsi dalle scelte di altri Paesi europei.
Le dichiarazioni del primo ministro Abela sono state accolte con favore da alcuni esperti di politica estera, che sottolineano l’importanza di una diversificazione delle strategie di sicurezza in un contesto complesso come quello attuale. Nel frattempo, le ville mediterranee di Malta continueranno a fare da sfondo a discussioni cruciali che potrebbero plasmare il futuro della sicurezza in Europa.
Per ulteriori dettagli sul tema, è possibile consultare le fonti ufficiali della Commissione Europea e del governo maltese.
(ITALPRESS)
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