Rigopiano, il bilancio finale: 29 morti e 11 superstiti

Rigopiano, il bilancio finale: 29 morti e 11 superstiti

Otto giorni di ricerche e scavi, oggi terminati. Il conto dei dispersi si è azzerato. Le squadre di soccorso hanno trovato gli ultimi corpi sepolti dalla slavina che la scorsa settimana ha seppellito l’hotel di Rigopiano. Il bilancio finale recita 11 superstiti e 29 vittime. Da più di una settimana i soccorsi sono a lavoro, la speranza di trovare ancora qualche superstite è svanito.

L’Abruzzo è in ginocchio. Maltempo e terremoto hanno devastato la regione. Tra i danni, il più grave è la tragedia dell’hotel Rigopiano. L’hotel si trovava nel comune di Farindola, nel Gran Sasso. Dentro la struttura si trovavano ventidue persone più il personale, per un totale di quaranta intrappolati. Alcuni di loro sono stati salvati, altri non ce l’hanno fatta. Proprio gli ospiti dell’albergo avevano dato l’allarme tramite sms ai soccorsi: “Aiuto, aiuto, stiamo morendo di freddo”. Un cliente, tramite Whatsapp, aveva confermato al 118 che dentro la struttura, visibilmente danneggiata, delle persone erano rimaste intrappolate.

I soccorritori non hanno potuto raggiungere con i mezzi il posto del disastro a causa dei detriti per strada, dovendo giungere con gli scii. Undici persone sono state messe in salvo fino ad ora, alcune delle quali in ipotermia ma non in pericolo di vita.

Anche la zona bar, ultima stanza da ispezionare, è stata controllata. Nessun superstite. Si sono così spente le speranze dei familiari dei dispersi.

La protezione civile era stata immediatamente avvertita della slavina, ma la centralinista aveva catalogato l’allarme come una bufala. “Repubblica” ha ricostruito la telefonata tra la centralinista e Quintino Marcella, l’uomo che ha lanciato l’allerta: “Sono Marcella di cognome, Quintino di nome. Il mio cuoco mi ha contattato su Whatsapp cinque minuti fa, l’albergo di Rigopiano è crollato, non c’è più niente… Lui sta lì con la moglie, i bimbi piccoli… intervenite, andate lassù”, dice. L’operatrice della protezione civile, però, non gli crede: “Questa storia gira da stamattina. I vigili del fuoco hanno fatto le verifiche a Rigopiano, è crollata la stalla di Martinelli”.”No, no! Il mio cuoco mi ha contattato su Whatsapp 5 minuti fa, ha i bimbi là sotto… sta piangendo, è in macchina… lui è uno serio, per favore”, replica il ristoratore. La donna però non si fa persuadere. “Senta, non ce l’ha il suo numero? Mi lasci il numero di telefono. Ma è da stamattina che circola questa storia, ci risulta che solo la stalla è crollata. Che le devo dire?”.

Chiamata a presenziare in tribunale, la centralinista sbotta ai giornalisti: “Ci saranno modi e tempi per chiarire tutto. L’importante è avere la coscienza a posto, e io ce l’ho. Tutto il resto, le polemiche di questi giorni, non m’interessa”.

In ogni caso, le ricerche sono terminate. Ora spazio ad autopsie, funerali e lacrime per delle vite spezzate senza preavviso.

 

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