Marsiglia, furgone contro fermate del bus, una vittima: non è terrorismo

Marsiglia, furgone contro fermate del bus, una vittima: non è terrorismo

Paura a Marsiglia dove un furgone si è lanciato a tutta velocità contro due fermate dell’autobus. A perdere la vita una donna di circa 40 anni mentre una ragazza è rimasta ferita alle gambe.

Due gli assalti

La donna rimasta vittima risiedeva nel quartiere della Moularde ed è stata travolta a una fermata nel quartiere di Valentine, dopo che il furgone, bianco come quello della strage di Barcellona e risultato rubato, aveva già colpito le persone a un’altra fermata dove, in particolare, una 29enne è rimasta gravemente ferita alle gambe.

Si pensa al gesto di uno squilibrato

Un testimone presente all’assalto ha preso il numero di targa, il mezzo, un Renault Master, risultato poi rubato, è stato rintracciato poco dopo nella zona del Porto vecchio e il conducente è stato fermato dalla polizia che lo sta interrogando.

La polizia ha chiesto alla popolazione di evitare la zona del Porto vecchio, che per ore è rimasta presidiata in forze da poliziotti, vigili del fuoco e militari.

Viene comunque “privilegiata la pista dello squilibrato psichico e non un atto di terrorismo”.

Gli inquirenti ipotizzano che se avesse avuto il piano terroristico di uccidere persone inermi, nel lungo tragitto fino al porto avrebbe avuto un gran numero di altri obbiettivi da colpire.

Inoltre, Secondo il sito del quotidiano La Provence, tra il primo e il secondo attacco il conducente avrebbe telefonato alla clinica psichiatrica da cui è seguito.

Non sarebbe un atto di terrorismo

Le autorità escludono che si sia trattato di un atto di terrorismo e stanno indagando sui problemi psichiatrici del killer.

L’autista, con precedenti per furto, traffico di stupefacenti e porto illegale di armi, non sarebbe noto all’intelligence per fatti legati al terrorismo.

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