Massimo impegno per raggiungere gli obiettivi del PNRR, dichiara Foti

Il ministro Tommaso Foti ha confermato il primato europeo dell’Italia nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, con 140 miliardi di euro e il 54% degli obiettivi totali raggiunti. La spesa attuale si attesta a quasi 64 miliardi di euro. Particolare attenzione è data al Mezzogiorno, con 59,3 miliardi di euro destinati. Il governo, le amministrazioni e le istituzioni lavoreranno per raggiungere gli obiettivi, salvaguardando le risorse per la crescita economica e sociale del Paese, con impatti positivi sulla vita dei cittadini e delle imprese.
Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza: l’Italia conferma il primato europeo
Il Senato ha recentemente ospitato il Question time con il ministro Tommaso Foti, che ha annunciato che con il pagamento della settima rata, l’Italia confermerà il primato europeo nell’avanzamento del Piano. Il nostro paese ha ricevuto 140 miliardi di euro, corrispondenti al 72% della dotazione complessiva, e ha raggiunto 337 obiettivi, pari al 54% di quelli programmati. La spesa attuale, aggiornata al 31 dicembre 2024, si attesta a 63,9 miliardi di euro, superando il 52% delle risorse ricevute finora.
Il ministro Foti ha sottolineato l’importanza delle risorse destinate al Mezzogiorno, con 59,3 miliardi di euro assegnati alla Quota Sud, che rappresentano il 40,8% delle risorse territorializzabili. Foti ha sottolineato l’importanza di continuare a operare con responsabilità, coinvolgendo il Governo Meloni, le amministrazioni, le prefetture, i soggetti attuatori e tutte le istituzioni preposte. L’obiettivo è raggiungere gli obiettivi programmati nelle ultime tre rate del Piano, eventualmente aggiustando il percorso per garantire la crescita economica e sociale dell’Italia.
L’attività futura vedrà un massimo impegno da parte di tutte le istituzioni coinvolte per assicurare che le risorse stanziate abbiano effetti positivi tangibili sulla vita dei cittadini e delle imprese. Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza si conferma come uno strumento fondamentale per il futuro dell’Italia, garantendo la realizzazione di progetti che porteranno beneficio all’intera nazione.
La presentazione della sesta Relazione sullo stato di attuazione del Piano è solo una tappa di un percorso ambizioso che richiederà impegno e collaborazione da parte di tutti gli attori coinvolti. L’Italia si conferma leader nell’avanzamento del Piano, dimostrando l’importanza di un impegno condiviso per il benessere e lo sviluppo del paese.
Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza: l’Italia conferma il suo primato europeo
L’Italia si conferma al primo posto in Europa nell’avanzamento del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, con il pagamento della settima rata che porterà il totale dei fondi ricevuti a 140 miliardi di euro, corrispondenti al 72% della dotazione complessiva. Finora sono stati raggiunti 337 obiettivi, pari al 54% di quelli totali programmati, confermando un andamento positivo nell’attuazione del Piano.
Il ministro Foti ha sottolineato l’importanza di garantire massima attenzione alla Quota Sud, destinando ben 59,3 miliardi di euro al Mezzogiorno, che rappresentano il 40,8% delle risorse territorializzabili. Ora si apre un periodo di responsabilità, in cui il governo, le amministrazioni e tutte le istituzioni coinvolte dovranno lavorare insieme per raggiungere gli obiettivi rimanenti nelle prossime rate del Piano, potenzialmente apportando eventuali aggiustamenti secondo necessità.
L’attuazione del Piano garantirà risorse per la crescita economica e sociale dell’Italia, con impatti positivi sulla vita dei cittadini e sulle imprese. Al 31 dicembre 2024, la spesa si è attestata a 63,9 miliardi di euro, superando il 52% delle risorse finora ricevute e dimostrando la volontà di utilizzare in modo efficiente i fondi disponibili per il bene del Paese.
Il cammino verso la ripresa economica e la resilienza del Paese richiederà impegno costante da parte di tutti gli attori coinvolti. Lavorare insieme per raggiungere gli obiettivi del Piano significherà contribuire alla crescita e al benessere dell’Italia nel suo complesso, con un focus particolare sulle aree del Mezzogiorno che necessitano di maggiore attenzione e investimenti per ridurre le disuguaglianze territoriali.
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