Massimo Picozzi parla della strage di Erba: “Non ho mai plagiato Rosa Bazzi e Olindo Romano, sono accuse infondate”

Massimo Picozzi parla della strage di Erba: “Non ho mai plagiato Rosa Bazzi e Olindo Romano, sono accuse infondate”

Massimo Picozzi rompe il silenzio sulla strage di Erba, respingendo le accuse di manipolazione dei racconti di Olindo Romano e Rosa Bazzi. Dopo anni di ostracismo, si difende dalle illazioni che hanno infangato la sua lunga carriera. Il psichiatra smentisce le accuse di aver indotto i coniugi, ribadendo la sua integrità professionale. Picozzi esprime il dolore per le falsità diffuse su di lui e per il danno reputazionale subito. Rivela dettagli sul caso e su come ha gestito le confessioni dei coniugi, difendendo la sua professionalità. La verità di Picozzi su Quarto Grado rivela uno sguardo diverso sulla strage di Erba.

Massimo Picozzi rompe il silenzio sulla strage di Erba

Massimo Picozzi decide finalmente di parlare pubblicamente riguardo alla strage di Erba, dopo anni di accuse e polemiche. Il famoso psichiatra, consulente dei coniugi Romano e Bazzi, si difende dalle accuse di aver manipolato i racconti dei due condannati all’ergastolo. Picozzi è profondamente ferito dall’infamia che ha colpito la sua lunga carriera professionale, sottolineando di aver sempre cercato di fare chiarezza nelle sedi opportune.

Durante l’intervista a Quarto Grado, Picozzi respinge categoricamente le accuse di aver influenzato i racconti dei coniugi Romano e Bazzi, sostenendo di aver agito sempre nel rispetto della verità e della professionalità. Il psichiatra afferma di aver valutato attentamente la situazione dei due pazienti e di aver sempre agito nel loro interesse.

Le recenti polemiche e accuse mosse nei confronti di Picozzi hanno ferito profondamente il professionista, che non è mai stato formalmente coinvolto in un processo legale. Nonostante tutto, il psichiatra si difende con fermezza, ribadendo la sua innocenza e il suo impegno a favore della verità e della giustizia.

Infine, Picozzi fa luce sulla dinamica della strage di Erba, sottolineando il ruolo di Olindo Romano e la sua relazione con Rosa Bazzi. Secondo il professionista, Romano appariva succube della moglie, ma non emergeva un vero leader nell’aggressione. La campagna mediatica a favore dei coniugi ha suscitato una serie di reazioni negative, ma Picozzi rimane saldo nella sua convinzione di aver agito correttamente nella sua professione.

La verità di Massimo Picozzi sulla strage di Erba

Massimo Picozzi ha finalmente deciso di rompere il silenzio riguardo alla strage di Erba, rispondendo alle accuse che lo hanno colpito nel corso degli anni. L’idea di aver “infamato una carriera di 40 anni con semplici illazioni” è ciò che più lo ha ferito, nonostante sia sempre stato disponibile a fare chiarezza nelle sedi opportune. Durante l’intervista a Quarto Grado, lo psichiatra ha definito “falsità” le accuse di aver manipolato i racconti di Olindo Romano e Rosa Bazzi, coniugi condannati all’ergastolo per il massacro.

Picozzi ha chiarito che il suo ruolo era quello di valutare se ci fossero gli estremi per una perizia e se eventuali patologie potessero aver inciso sui racconti dei coniugi. Ha inoltre sottolineato che le critiche di Rosa Bazzi riguardo a possibili suggestioni sono arrivate ben 12 anni dopo la strage di Erba. Riguardo alla donna, ha sottolineato che “ha i suoi limiti cognitivi e altre problematiche”.

Dopo la confessione dei coniugi, Picozzi ha discusso la questione con l’avvocato d’ufficio, mettendo a disposizione il materiale raccolto. Ha inoltre assicurato di non aver plagiato la coppia e ha ribadito che non è mai stato formalmente accusato in sede giudiziaria. Le accuse ricevute lo hanno ferito profondamente e ha specificato di non aver mai avuto modo di difendersi in un processo formale, ma aver subito un verdetto mediatico.

Infine, riguardo a Olindo Romano, Picozzi ha rivelato che gli era sembrato “succube della moglie”. Nonostante ciò, ha evidenziato che non c’è stato un vero leader nell’aggressione. La ferita più grande di questi anni è stata la chiamata della madre, preoccupata per il suo coinvolgimento nella vicenda. La campagna mediatica a favore dei coniugi ha toccato corde emotive di molti detrattori, ma Picozzi si è sempre difeso dalle accuse, dichiarando la sua totale estraneità alla manipolazione dei racconti.

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