Mattarella: L’Italia sostiene fermamente l’ingresso dell’Albania nell’Unione Europea

Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha elogiato la comunità arbèreshè di Piana degli Albanesi per la preservazione del patrimonio culturale e linguistico. Ha sottolineato l’importanza della diversità come elemento essenziale di una Repubblica e ha evidenziato il ruolo di ponte di amicizia tra Italia e Albania che queste comunità svolgono. Ha anche menzionato l’importanza dell’integrazione e del reciproco rispetto come fonte di arricchimento culturale e crescita. Ha espresso il sostegno dell’Italia all’Albania nel percorso verso l’Unione Europea, sottolineando l’importanza di un’Europa unita e senza divisioni.

La visita del presidente Mattarella a Piana degli Albanesi

Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha elogiato la comunità arbèreshè di Piana degli Albanesi per la sua capacità di preservare un ricco patrimonio culturale e linguistico. Questo esempio di diversità rappresenta un modello di ispirazione per l’Italia, sottolineando l’importanza di tutelare le minoranze linguistiche storiche, come sancito dalla legge 482 del 1999. Mattarella ha evidenziato come gli arbèreshè rappresentino una storia di integrazione e accoglienza di successo, che ha portato a un arricchimento culturale reciproco.

Durante la sua visita, Mattarella ha sottolineato l’importanza della collaborazione tra l’Italia e l’Albania, evidenziando come i due Paesi siano legati da forti legami economici e culturali. Questo rapporto favorisce la crescita e lo sviluppo delle comunità che vivono insieme, essendo un ponte di amicizia con i popoli albanofoni. Mattarella ha inoltre evidenziato il ruolo dell’Italia come sostenitrice dell’integrazione dell’Albania nell’Unione Europea, promuovendo la pace e la stabilità nei Balcani occidentali.

La storia recente dei Balcani ha visto nei Paesi vicini, in particolare l’Albania, la speranza di un futuro migliore all’interno di un’Europa unita. Mattarella ha sottolineato i valori comuni di libertà, indipendenza e democrazia che legano l’Italia e l’Albania, testimoniati dalla partecipazione all’Alleanza Atlantica. Questo legame di amicizia e solidarietà rappresenta un’opportunità per entrambi i Paesi di crescere insieme e costruire un futuro comune.

Il presidente Mattarella elogia la comunità arbèreshè a Piana degli Albanesi

Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, durante la sua visita a Piana degli Albanesi insieme al presidente albanese Bajram Begaj, ha elogiato la capacità della comunità arbèreshè di preservare il proprio ricco patrimonio culturale e linguistico. Questo esempio di integrazione e accoglienza di diverse comunità rappresenta per Mattarella un modello di ispirazione per l’Italia, sottolineando l’importanza di proteggere la diversità linguistica e culturale, come sancito dalla Costituzione e dalla legge 482 del 1999.

Secondo Mattarella, gli arbèreshè sono un ponte di amicizia con i popoli albanofoni e rappresentano un esempio di come la mutua conoscenza e il reciproco rispetto possano arricchire culturalmente le comunità. La storia recente ha visto una forte integrazione tra Italia e Albania, con un significativo interscambio economico e culturale che avvicina sempre di più i due popoli.

L’Italia è una sostenitrice convinta dell’integrazione dell’Albania nell’Unione Europea, con l’obiettivo di favorire la stabilità e lo sviluppo dell’intera regione dei Balcani occidentali. Mattarella ha evidenziato i valori di libertà, indipendenza e democrazia condivisi tra Italia e Albania, testimoniati dalla comune appartenenza all’Alleanza Atlantica.

Nella visione del presidente, la diversità linguistica e culturale in Italia rappresenta un elemento essenziale di una Repubblica rispettosa delle molteplici identità che la costituiscono, contribuendo alla crescita e allo sviluppo armonioso delle comunità. La comunità arbèreshè è un esempio di successo di come l’integrazione e l’accoglienza possano portare alla costruzione di un futuro comune basato sulla mutualità e il rispetto reciproco.

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