Matteo Falcinelli: La mia lotta con i psicofarmaci mentre cerco di andare avanti” / “Un trauma che mi ha lasciato dolore ovunque

Matteo Falcinelli: La mia lotta con i psicofarmaci mentre cerco di andare avanti” / “Un trauma che mi ha lasciato dolore ovunque

Il programma televisivo Storie Italiane ha iniziato la trasmissione di oggi raccontando il caso di Matteo Falcinelli, il giovane che è stato arrestato in modo violento a Miami. Secondo lui e sua madre, è stato aggredito e trattato in modo disumano. Matteo ha descritto la situazione come molto difficile, provando sensazioni di sofferenza e paura. Anche rivedendo le immagini dell’arresto, prova il dolore che ha vissuto quella notte, un dolore così intenso che non riesce a descriverlo con parole.

Il giovane ha dichiarato di avere molta paura e di avere problemi alle mani a causa delle manette, oltre a dolori al collo e alla schiena. Prende molti psicofarmaci per affrontare la situazione, definendola un trauma che deve elaborare piano piano. Ha ringraziato per la solidarietà ricevuta, che gli dà la forza di andare avanti. Matteo ha vissuto un’esperienza drammatica e traumatica quella notte, e anche se non è stato ucciso fisicamente, dentro di lui si è spenta qualcosa. Ha visto la morte in faccia, ma il sostegno ricevuto lo fa sentire più protetto e sicuro.

La mamma di Matteo, Vlasta, ha raccontato che il figlio è rimasto scioccato quando gli è stato revocato il visto, senza capire cosa abbia fatto di male. Ha sempre cercato di studiare e fare del suo meglio senza creare problemi a nessuno, e ora si trova a dover affrontare una situazione che lo perseguita anche a livello psicologico.

Vlasta ha rivelato che Matteo aveva avuto un grave incidente stradale a Miami a novembre, dove era rimasto sotto shock per il rischio di esplosione della macchina. Dopo quel traumatismo, aveva deciso di uscire per festeggiare lo Spring break, ma è stato arrestato in modo violento e lasciato solo, senza poter contattare la famiglia. Anche la mamma descrive l’arresto come violento e ingiustificato, sottolineando il dolore e la sofferenza del figlio durante quella notte.

La mamma ha continuato a raccontare che Matteo ha avuto un blackout durante la serata, senza riuscire a ricordare cosa fosse successo. Dopo essere stato immobilizzato a terra, ha perso sangue e ha subito ulteriori violenze durante il trasporto in auto.

La mamma ha aggiunto che, nonostante il rapporto ufficiale affermi che Matteo chiedesse soldi e spingesse la polizia, le immagini della bodycam dimostrano il contrario. Durante il trasferimento in auto, Matteo ha avuto difficoltà a respirare e ha cercato di suicidarsi sbattendo la testa contro l’auto per evitare la morte per mano delle autorità.

In totale, Matteo è stato immobilizzato, legato e torturato per diversi minuti, lasciandolo in una posizione pericolosa per la sua vita. La mamma ha condiviso il dolore per le parole del figlio che cercava di difendersi dalle autorità e si è mostrata sconvolta dal comportamento della polizia.

La situazione di Matteo è stata definita un abuso di potere e una violazione dei diritti umani, e la famiglia sta cercando giustizia e supporto per far luce su quanto accaduto.

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