Maxi investimento per il restyling di Linate: piano da 500 mln
Il presidente di Sea Pietro Modiano, ha illustrato un piano industriale che sfiora i 500 milioni (approvato dal Cda all’unanimità in dicembre) e imponenti investimenti sui due scali di Linate e Malpensa. I primi due mesi dell’anno confermano tassi di crescita di passeggeri (e merci) trasportati «mai visti prima».
Prosegue infatti il restyling di Malpensa: sarà completato l’intervento sul terminal 1, porto sicuro dei voli intercontinentali, e ristrutturato il terminal 2, base per i voli low cost, destinati a crescere.
Ma soprattutto si metterà mano a Linate, «dove non si investe da un quarto di secolo», spiega Modiano, che presenta il piano d’azione alla commissione Verifica e controllo enti partecipati» di Palazzo Marino.
L’Enac ha finalmente approvato il piano regolatore di Linate. Si dovrà ora attendere la valutazione di impatto ambientale e il via libera del ministero dell’Ambiente per la stesura del masterplan da 550 milioni di ipotetici investimenti da qui al 2030.
Dalla tempistica del ministero dipenderanno innanzi tutto il rifacimento della pista che, probabilmente, si farà tra il 2018 e il 2019 e che richiederà la chiusura dell’aeroporto per due o tre mesi, nonché il rifacimento degli interni dell’area arrivi.
Già nell’estate di quest’anno, invece, inizieranno i lavori di restyling della facciata. La prima tranche di lavori comporterò investimenti per Sea di 118 milioni, già approvati dal Cda.
Nel «libro dei sogni» di Linate c’è anche l’ampliamento dell’aerostazione con la creazione di tre nuovi finger che richiederà il trasloco dell’hangar Armani, sotto tutela della Soprintendenza, e di un collegamento diretto tra il capolinea della futura linea M4 e l’Idroscalo.
Tra i lavori più importanti figura il rifacimento della pista: tra i “desideri” per il futuro, inoltre, ci sono anche l’ingrandimento dello scalo e un collegamento tra la futura stazione Linate della metro 4 e l’Idroscalo: in questo caso, però, al momento si parla ancora di suggestioni senza progetti concreti dietro.
Il numero uno della Spa chiarisce, però, che «il piano è diviso in due fasi» e che i primi interventi saranno lanciati e completati «entro la fine del 2017».
Attenzione, poi, alla scadenza del 2019, anno entro il quale bisogna rifare la pista. Un intervento non prorogabile: stando ai parametri di legge, la pista nel 2019 avrà terminato il suo ciclo vitale naturale.
La prima fase del piano industriale scade nel 2021 ed entro questo orizzonte dovrà essere aperto e chiuso il cantiere per la nuova torre di controllo, a cura dell’Enav, e il rifacimento degli Hangar 9 e 10, a cura di Sea Prime a Aviazione Generale.
L’aeroporto verrà concepito come l’epicentro di un polo urbano più ampio che include l’Idroscalo, il capolinea della nuova Metropolitana 4 e il nuovo centro commerciale griffato Gallerie Lafayette in arrivo a Segrate. L’idea, in sintesi, è creare un’area omogenea, un «parco urbano», attraverso l’abbattimento della palazzina che ospita attualmente gli uffici di Sea in modo da liberare il cono visivo e il relativo spazio tra l’Idroscalo e Linate.