Mazara del Vallo, Vescovo Mogavero di nuovo nei guai: truffa e abuso
Il vescovo della diocesi di Mazara del Vallo, Domenico Mogavero è stato raggiunto da nuove accuse. Già indagato per appropriazione indebita nel dicembre 2015, ora deve rispondere anche di truffa e abuso d’ufficio.
Il Vescovo era stato già coinvolto in uno scandalo per la sparizione dei fondi dell’8 per mille.
La vicenda
Mogavero aveva sempre spiegato, di essere stato lui stesso a denunciare alla procura le presunte irregolarità nei conti della diocesi.
Le nuove accuse riguardano però la parrocchia San Lorenzo, un’opera realizzata nel quartiere Trasmazzaro-Miragliano.
Cinque anni di lavoro, tre milioni di euro tra fondi della Cei e contributi regionali, 500mila dei quali finiti altrove, secondo la tesi accusatoria.
L’avviso di conclusione delle indagini riunisce tutti gli episodi contestati alla gestione economica del vescovo di Mazara.
Gli investigatori hanno cercato di districarsi tra i tanti conti correnti, tutti riconducibili alla Curia. Movimentazioni di centinaia di migliaia di euro dei fondi della Diocesi da e per conti privati, e di cui Mogavero ha sempre dichiarato di essere all’oscuro.
Chi è Mogavero
Originario di Castelbuono, Mogavero è stato sottosegretario della conferenza episcopale italiana. Quindi presidente del Consiglio per gli affari giuridici della stessa Cei.
Nel 2011 era stato inviato da Papa Benedetto XVI a Trapani, come ‘visitatore apostolico’ della diocesi limitrofa alla sua e dove era stato registrato un ammanco, da circa un milione di euro.
Poi è finito nel vortice di un caso simile, ad un passo dalla possibile nomina ad arcivescovo di Palermo, poi saltata, a causa della vicenda del ‘buco’ da sei milioni di euro.