Medicina di Genere: Il Confronto delle Professioni Sanitarie a Milano

Medicina di Genere: Il Confronto delle Professioni Sanitarie a Milano

20250308_1138.jpg

Convegno sulla Medicina di Genere: Focus sulle Professioni Sanitarie

MILANO (ITALPRESS) – Sabato 8 marzo 2025, il convegno accreditato ECM “Medicina di genere: la prospettiva delle Professioni Sanitarie” ha avuto luogo presso l’IRCCS Ospedale San Raffaele di Milano. Questo evento, un’iniziativa significativa dell’Ordine dei Tecnici Sanitari di Radiologia Medica e delle Professioni Sanitarie Tecniche, della Riabilitazione e della Prevenzione (TSRM e PSTRP) di Milano, Como, Lecco, Lodi, Monza Brianza e Sondrio, è stato patrocinato dal Comune di Milano e dall’Università Vita-Salute San Raffaele. Gli esperti del settore, accademici e rappresentanti di fondazioni nazionali e regionali si sono riuniti per discutere delle sfide e delle opportunità legate alla medicina di genere nel contesto delle professioni sanitarie.

“La medicina di genere rappresenta un tema di cruciale importanza” ha affermato Diego Catania, Presidente dell’Ordine. “A seguito di interventi di esperti e referenti nazionali e regionali, puntiamo a delineare azioni strategiche per rendere il nostro Servizio Sanitario Nazionale sempre più inclusivo. Ci si interroga su quale sia il ruolo delle Professioni Sanitarie in questa evoluzione.” La medicina di genere riconosce che fattori come il sesso e il genere influenzano la salute e le malattie, e, di conseguenza, le cure fornite.

Interventi e Contributi di Esperti

L’evento ha avuto inizio con i saluti istituzionali dell’Assessore al Welfare di Milano, Lamberto Bertolè, che ha sottolineato l’importanza di valorizzare le risorse umane nel sistema sanitario per alleviare le disuguaglianze nel contesto delle cure. Durante il convegno, si sono succeduti importanti interventi da parte di figure di spicco come Piero Ferrante, Presidente della Federazione Nazionale Ordini Fisioterapisti; Barbara Maria Cantoni, Segretario dell’Ordine delle Professioni Infermieristiche; e altri esponenti di diverse professioni sanitarie. Questi professionisti hanno condiviso la loro visione su come migliorare l’accesso alle cure, confermando la necessità di una sinergia tra le diverse professioni sanitarie.

La Dott.ssa Francesca Maranghi, Prima Ricercatrice del Centro di Riferimento per la Medicina di Genere dell’Istituto Superiore di Sanità, ha illustrato l’importanza della medicina di genere nel Servizio Sanitario Nazionale. Ha evidenziato come l’ISS svolga un ruolo chiave nello studio delle differenze di genere per identificare gruppi vulnerabili in ambito sanitario. “È fondamentale adottare un approccio che tenga conto delle diversità di genere per garantire che tutti ricevano le cure di cui hanno bisogno”, ha dichiarato Maranghi.

Successivamente, la Dott.ssa Franca Di Nuovo, referente della Medicina di Genere per la Regione Lombardia, ha presentato le azioni della regione volte a garantire un equo accesso alle cure. In questo contesto, la Dott.ssa Cinthia Farina ha discusso le strategie implementate dall’IRCCS Ospedale San Raffaele per promuovere un approccio inclusivo alla medicina di genere. Questi discorsi hanno messo in evidenza l’importanza di un coordinamento efficiente tra i vari attori del sistema sanitario per garantire una sanità più equa e accessibile.

La moderazione dell’evento è stata affidata al Dott. Moreno Zanardo, Responsabile Scientifico, e al Prof. Giuseppe Banfi, Direttore Scientifico dell’IRCCS Ospedale Galeazzi-Sant’Ambrogio e Professore Ordinario di Biochimica Clinica presso l’Università Vita-Salute San Raffaele. Zanardo ha aggiunto che il futuro della sanità richiede professionisti consapevoli e informati, capaci di integrare nella loro pratica quotidiana le scoperte della ricerca.

Nella seconda parte del convegno, guidata dalla Dott.ssa Ambra Cerri e dal Dott. Fabio Corbino, i relatori hanno discusso l’importanza delle variabili di genere nella prevenzione e nella raccolta di dati. La Prof.ssa Serenella Castelvecchio ha parlato della valutazione del rischio cardiovascolare nelle donne, mentre la Prof.ssa Rossella Tomaiuolo ha evidenziato le modalità di raccolta e interpretazione dei dati con un focus sulle differenze di genere. “La nostra responsabilità consiste nel garantire che le cure siano adeguate alle esigenze specifiche di ogni paziente”, ha rimarcato Tomaiuolo.

Il convegno ha anche riguardato il progetto del Questionario sul Ruolo di Genere (GeRoQ), sviluppato in collaborazione con l’Università di Milano. La Prof.ssa Cinzia Bressi ha dichiarato: “Il GeRoQ ha l’obiettivo di identificare gli elementi che determinano le differenze nell’accesso alle cure, contribuendo così a una maggiore equità.” Anche la Dott.ssa Elisa Sala ha condiviso un’analisi sullo stato del sistema salute, sottolineando l’importanza di creare reti tra istituzioni, accademia e associazioni di pazienti per costruire una sanità più giusta.

“L’Ordine guarda con attenzione alla formazione continua dei professionisti sanitari”, ha condiviso Catania. “Crediamo fermamente che un approccio inclusivo e attento alla diversità di genere rappresenti la strada per un sistema sanitario migliore. Le Professioni Sanitarie devono essere protagoniste di questo cambiamento, contribuendo a una rivoluzione necessaria nel modo in cui concepiamo e forniamo le cure.”

– Foto ufficio stampa Ordine dei Tecnici Sanitari di Radiologia Medica e delle Professioni Sanitarie Tecniche, della Riabilitazione e della Prevenzione (TSRM e PSTRP) di Milano, Como, Lecco, Lodi, Monza Brianza e Sondrio –

(ITALPRESS).

Non perderti tutte le notizie di cronaca su Blog.it

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *