Melegatti, miracolo di Natale: un milione e mezzo di pandori venduti

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Melegatti, miracolo di Natale, l’azienda veronese dalla crisi all’incremento delle vendite.

“Non possiamo nascondere che questa nuova richiesta di cassa integrazione ci ha spiazzato. Contavamo che i lavoratori potessero passare direttamente a lavorare per la campagna delle colombe pasquali. Vigileremo con grande attenzione sulle prossime scelte dell’azienda. Il fatto di lasciare tanti ordini insoddisfatti lascia anche ai lavoratori un grande senso di frustrazione” ha detto Maurizio Tolotto della Fai Cisl di Verona.

Una vendita inaspettata che ha portato l’azienda a prendere una decisione, dare il via ad un secondo round di produzione farebbe arrivare i pandori nelle case degli italiani dopo Natale, una scelta pericolosa dato che andrebbero applicati sconti consistenti e che i prezzi sarebbero al ribasso.

Melegatti, miracolo di Natale: la produzione è stata prolungata

“La produzione, che doveva fermarsi il 10 dicembre, è stata prolungata di un giorno proprio a causa della grande richiesta arrivata dai consumatori, soprattutto in Veneto. Anche confezionamento e consegne sono stati ‘allungati’, rispettivamente al 12 e al 13 dicembre.“
Luca Quagini, direttore generale della Melegatti, ha affermato che “la risposta dei clienti è stata ottima e l’obiettivo è stato centrato: è stato dimostrato che questo è un prodotto fantastico, dal marchio fortissimo”.

Melegatti, miracolo di Natale: la campagna social

A scongiurare il fallimento e a influire nell’ottima riuscita delle vendite è stata la campagna social.

Gli studenti veneti hanno sposato la causa e hanno iniziato una campagna solidale. La rete degli studenti Medi e il sindacato degli universitari Udu Veneto hanno supportato l’azienda di pandoro, diffondendo e organizzando prenotazioni di vendita nelle classi e nelle scuole. Il Web e i social sono stati i canali tramite i quali anche gli studenti hanno dato il loro contributo.

Su Facebook, Twitter e Whatsapp sono apparsi messaggi che invitavano a comprare uno o più pandori Melegatti «affinché anche queste operaie e questi operai possano avere un Sereno Natale», recitava il messaggio lanciato dagli stessi dipendenti della società veronese e diventato subito virale.

Tuttavia il timore per la cassa integrazione resta dietro l’angolo.

Il prossimo traguardo è quello delle colombe pasquali. La Melegatti, in seguito alla proposta di ristrutturazione del debito presentata a novembre al tribunale di Verona, avrebbe 180 giorni al massimo per presentare una proposta di rientro per ciascun creditore. Altrimenti sarà fallimento e i dipendenti non passeranno una Pasqua lieta tanto come questo Natale.

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