Meloni dialoga con leader europei grazie ai firmatari del Manifesto di Ventotene, afferma Conte

Meloni dialoga con leader europei grazie ai firmatari del Manifesto di Ventotene, afferma Conte

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Durante la trasmissione televisiva “Porta a Porta” da Roma, il leader del M5s Giuseppe Conte ha criticato duramente la presidente del Consiglio, Meloni. Conte ha accusato Meloni di mancanza di coraggio e di tradimento della vocazione italiana al dialogo. Ha sottolineato l’importanza di una svolta negoziale rispetto alla politica militare, auspicando un ruolo attivo dell’Italia nella difesa comune europea. Ha inoltre criticato il finanziamento di programmi militari a discapito degli investimenti in innovazione tecnologica. Conte ha concluso affermando il voto contrario alla risoluzione proposta da Meloni, definendo la sua proposta un “piano di riarmo vergognoso”.

Giuseppe Conte critica Giorgia Meloni durante Porta a Porta Rai

Giuseppe Conte ha colto l’occasione durante la trasmissione tv “Porta a Porta” presso gli studi Rai ex Teulada per criticare aspramente Giorgia Meloni, leader di Fratelli d’Italia. Il leader del M5S ha espresso il suo disappunto per la presunta assenza della Meloni in Parlamento, definendola un “ologramma presente solo sui social” prima del suo ritorno. Conte ha accusato Meloni di mancare di coraggio e di negare la situazione economica del paese, citando “tanti fallimenti” come prova.

Durante il suo intervento, Conte ha sottolineato la mancanza di discussione da parte di Meloni su questioni internazionali cruciali, come i raid israeliani a Gaza. Ha sottolineato inoltre la presunta mancanza di riconoscenza nei confronti dei firmatari di Ventotene, che hanno permesso a Meloni di dialogare con i leader europei. Conte ha criticato duramente la politica estera proposta da Meloni, sottolineando la necessità di un approccio negoziale anziché bellicoso.

Infine, Conte ha dichiarato il suo voto contrario alla risoluzione proposta da Meloni, definendola “vergognosa” e respingendo l’idea di un piano di riarmo. Ha proposto invece un piano per la difesa comune europea, che mira a razionalizzare le spese e investire in innovazioni tecnologiche senza seguire il modello di Elon Musk. Concludendo, Conte ha espresso la preoccupazione che un eccessivo investimento in armamenti potrebbe portare a disuguaglianze ancora più profonde in Europa e mettere l’Italia in una posizione svantaggiata.

Replica di Giuseppe Conte a Meloni in parlamento

Il leader del M5s, Giuseppe Conte, ha duramente criticato la presidente di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni, durante le sue comunicazioni alla Camera. Conte ha sottolineato come Meloni sia stata assente dal parlamento per mesi, comparendo solo sui social e definendo la sua presenza come un “ologramma”. Ha ribadito che nel parlare di coraggio, Meloni dovrebbe mettere la faccia di fronte ai tanti fallimenti accumulati, come il ritorno della produzione industriale ai livelli del Covid senza la presenza del virus.

Durante il suo discorso, Conte ha sottolineato come Meloni abbia omesso di parlare dei raid israeliani a Gaza, situazione che coinvolge direttamente lo stato di diritto e i valori europei dell’Italia. Ha rimarcato il cambio di atteggiamento della Meloni, che in passato elogiava i firmatari di Ventotene ma ora sembra aver tradito la vocazione tradizionale dell’Italia al dialogo.

Conte ha sottolineato la necessità di una svolta negoziale per risolvere i conflitti internazionali, critica rivolta a Meloni che in passato ha ignorato questa via d’uscita. Ha evidenziato i rischi e le disuguaglianze che deriverebbero dal finanziamento di piani per armamenti, proponendo invece un approccio orientato verso una difesa comune europea per razionalizzare le spese e investire in innovazioni tecnologiche.

Il M5s voterà contro la risoluzione proposta, definendola vergognosa e priva di coraggio nel fronteggiare questioni legate al riarmo. Contengono ha espresso la sua risolutezza nel contrastare questa proposta, evidenziando le alternative che il suo partito sostiene per una difesa comune europea e il miglioramento delle relazioni internazionali.

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