Meloni: “Europa forte e autorevole, puntando sulla qualità piuttosto che sulla quantità”

Meloni: “Europa forte e autorevole, puntando sulla qualità piuttosto che sulla quantità”

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Giorgia Meloni ha pronunciato un discorso durante il giuramento dei Sottosegretari di Stato a Palazzo Chigi a Roma il 2 novembre 2022. Nel suo intervento, la Meloni ha sottolineato l’importanza del prossimo voto che vedrà i cittadini italiani scegliere tra due modelli d’Europa differenti. Da un lato, c’è il super-Stato burocratico ipercentralista che trasferisce sempre più competenze e sovranità alla Commissione europea, mentre dall’altro c’è la visione di una confederazione di Nazioni sovrane, unite ma libere di affrontare le questioni nazionali.

La presidente del Consiglio ha dichiarato che il suo governo si impegna a costruire un’Europa che rispetti la sussidiarietà e che lasci alle Nazioni la libertà di decidere su questioni di stretta rilevanza nazionale. Ha criticato un’Europa invasiva e arrogante che pretende di imporre regole ai cittadini, affermando che noi vogliamo un’Europa forte ma che faccia meno e meglio.

La Meloni ha invitato coloro che si preoccupano del futuro dell’Europa a risvegliarla dal torpore in cui è caduta, ricordando loro le radici cristiane, umanistiche e razionali della civiltà europea. Ha sottolineato che l’Europa è stata la culla della fede, della ragione e dell’umanesimo, e che bisogna preservare e valorizzare questa eredità per le generazioni future.

La politica estera e di sicurezza comune, l’importanza nel mondo e negli scenari di crisi sono stati citati come temi a cui l’Europa dovrebbe dedicarsi, lasciando però alle singole nazioni la libertà su questioni di minore importanza. La Meloni ha esortato il Centro Studi Livatino a continuare nella sua missione intellettuale e culturale per promuovere una riflessione critica sull’Europa e il suo futuro.

Infine, ha ringraziato il Centro Studi Livatino per l’impegno e la determinazione nel perseguire i propri obiettivi con coraggio e costanza. La Meloni ha concluso il suo discorso esortando tutti a lavorare insieme per costruire un’Europa vitale e prospera da lasciare alle future generazioni.

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