Meloni: “Non mi dimetto se perdo il referendum” – Premierato
Durante l’incontro a Palazzo Chigi del 30 gennaio 2023, Giorgia Meloni ha affrontato diversi temi di attualità, tra cui il referendum sul premierato e la riforma proposta dal suo governo. La Meloni ha dichiarato di non temere l’idea di un referendum, sottolineando che non lo considera come un voto su di lei personalmente, ma come un’opportunità per gli italiani di far sentire la propria voce sul futuro del Paese. Ha chiarito che, qualora la riforma non passi, non considererà le dimissioni come una possibilità, ma continuerà il suo mandato fino alla fine dei cinque anni. La Meloni ha evidenziato l’importanza del dialogo e della condivisione con i cittadini, ribadendo la volontà di governare per il bene del Paese.
La presidente del Consiglio ha commentato anche le critiche della sinistra alla sua proposta di riforma costituzionale, sottolineando che la democrazia deve garantire la possibilità di governare a chi vince le elezioni. Ha contrastato le visioni differenti sulla democrazia, evidenziando la necessità di un sistema che permetta al governo di avere un mandato chiaro e popolare per gestire i cinque anni di legislatura. La Meloni ha sottolineato la sua opposizione alle proposte di aumentare il numero dei senatori a vita, evidenziando che questo non sarebbe nel migliore interesse del Paese.
Nel discorso sulla politica estera, la Meloni ha commentato le dichiarazioni del segretario generale della Nato Jens Stoltenberg riguardo all’Ucraina, sottolineando l’importanza della fermezza nel difendere il Paese e evitare cedimenti. Ha espresso prudenza e ha esortato all’aiuto dell’Europa e della Nato per costruire la pace in un momento delicato per la geopolitica internazionale. Ha criticato il tentativo di alcune forze politiche di strumentalizzare la situazione per fini elettorali, sottolineando l’importanza della coesione europea e della solidarietà verso l’Ucraina.
Infine, la Meloni si è soffermata sul caso Liguria, dichiarando di non aver avuto modo di parlare con Giovanni Toti ma sostenendo che sarebbe importante ridurre i tempi tra una richiesta di misura cautelare e la sua applicazione. Ha chiesto maggiore trasparenza e prudenza nella gestione di casi giudiziari sensibili, ribadendo la fiducia nel governatore Toti e nella sua dedizione alla regione. Ha concluso sottolineando che solo Toti conosce la verità e che spetta a lui valutare la migliore soluzione per il futuro della Liguria.