Meloni propone una governance globale per l’intelligenza artificiale

Durante l’incontro a Palazzo Chigi del 30 gennaio 2023, Giorgia Meloni ha affrontato il tema dell’intelligenza artificiale, definendola una sfida epocale per l’intera società. Ha sottolineato come si stia affrontando una nuova frontiera del progresso, che rischia di mettere in discussione il principio stesso della centralità dell’uomo. In particolare, ha evidenziato che l’intelligenza artificiale generativa prefigura un mondo in cui non solo il lavoro fisico, ma anche l’intelletto umano rischia di essere sostituito. Questo potrebbe avere conseguenze sull’occupazione, concentrazione della ricchezza e la classe media.

Meloni ha anche evidenziato come l’intelligenza artificiale possa incidere sugli scenari geopolitici e sugli equilibri attuali, poiché può garantire un vantaggio competitivo a chi la gestisce e utilizza. Ha sottolineato l’importanza di costruire meccanismi di governance globali e ha invitato Governi e imprese a collaborare per garantire che lo sviluppo dell’intelligenza artificiale sia a misura d’uomo, controllato dall’uomo e che abbia l’uomo come suo fine.

La Presidenza italiana del G7 ha posto l’intelligenza artificiale tra le sue priorità e si impegna a lanciare un piano di azione sull’uso di questa tecnologia nel mondo del lavoro. Meloni ha evidenziato l’importanza dell’innovazione, della regolamentazione e della sicurezza e ha annunciato che al Vertice dei Leader in Puglia sarà ospitato Papa Francesco nella sessione dedicata a questo tema.

Inoltre, ha sottolineato l’importanza della collaborazione tra pubblico e privato per garantire che lo sviluppo dell’intelligenza artificiale sia sostenibile e etico. Ha evidenziato la necessità di adattabilità e rapidità di cambiamento per affrontare i rischi legati allo sviluppo di questa tecnologia e cogliere le opportunità che essa offre. Ha concluso sottolineando la disponibilità dell’Italia a fare la propria parte senza esitazioni.

La foto relativa all’incontro a Palazzo Chigi è stata pubblicata dall’Agenzia Fotogramma, utilizzabile nel rispetto del contesto in cui è stata scattata e senza intento diffamatorio nei confronti delle persone rappresentate.