Meningite, boom di richieste: scorte in esaurimento al sud
Allarme scorte di vaccini per la meningite nel sud Italia. Il panico scaturito dal virus ha portato a un boom di richieste. Ancora disponibile il vaccino per il meningococco di tipo C (il più pericoloso), mentre per il tipo B è stato già fatto un ordine per rimediare all’esaurimento scorte.
Lo comunica il direttore del dipartimento di Igiene e Salute pubblica, Francesco Migliozzi: “Abbiamo avuto un’impennata nelle richieste di vaccinazione e, nel giro di una decina di giorni, sono terminate le scorte di due mesi. Il tetravalente e quello di tipo B, a Macerata, arriveranno al massimo lunedì”. Il vaccino, in farmacia, ha un costo elevato: per il più pericoloso meningococco di tipo C il costo è di 21 euro per chi ha più di 18 anni (gratis per i minorenni), per quello di tipo B servono 100 euro (88 più 12 per la prescrizione). Per i comuni colpiti dal sisma, invece, il farmaco è gratuito.
Il dottore continua: “Quello di tipo B è l’ultimo vaccino arrivato e ancora non è prevista la gratuità, ma speriamo che presto ci possano essere degli interventi per rendere il vaccino maggiormente accessibile. Anche se da noi non è stato registrato nessun caso, e non bisogna fare allarmismi, chiunque lo ritiene deve potersi vaccinare”.
Il servizio sanità pubblica delle Marche spiega: “In questi giorni si registra nelle Marche una richiesta crescente per il vaccino antimeningococcico tra le persone non coinvolte nella vaccinazione gratuita. Richieste che non corrispondono a un reale incremento dei casi di meningite. Nel 2016, infatti, sono stati registrati complessivamente sei casi nelle Marche, nei sei anni precedenti l’avvio dell’offerta vaccinale ai nuovi nati (2000-2006) ne erano stati registrati 30 casi, mentre dal 2010 al 2016, ne sono stati registrati 19, con una riduzione del 40%, questo anche grazie alle vaccinazioni fornite gratuitamente ai bambini”.
Un allarme provocato da una psicosi infondata, secondo gli esperti, che confrontando i dati di casi di meningite del 2016 con quelli degli anni passati non hanno rivelato nessuna epidemia crescente.