Migranti, seimila messi in salvo, ma si contano duecento vittime

Migranti, seimila messi in salvo, ma si contano duecento vittime

La situazione degli sbarchi dei migranti, con il bel tempo e il mare calmo, è diventata una vera ondata senza fine. Non si fermano le partenze dalla Libia.

Ma crescono gli sbarchi (+29,7%), insieme alle vittime. È di oggi la notizia, di almeno 113 persone disperse in mare dopo il naufragio di un gommone avvenuto ieri al largo di Az Zawiyah, in Libia.

Le operazioni di soccorso, effettuate dalla Guardia costiera libica insieme ad alcuni pescatori, sono riuscite a salvare solo sette persone, sei uomini e una donna. Secondo le testimonianze dei sopravvissuti, raccolte da Oim Libia, sul gommone si trovavano 120 persone tra cui 30 donne e 9 bambini.

A queste vittime vanno aggiunte le 80 del gommone che due giorni fa si è rovesciato dopo avere imbarcato acqua a largo della Libia. Tra i morti ci sarebbe anche lo scafista. Lo hanno raccontato i sopravvissuti, sentiti su disposizione della Procura di Ragusa, che sono sbarcati ieri a Pozzallo dal cargo danese Alexander Maerks.

I superstiti, riusciti a sopravvivere restando aggrappati al natante, sono rimasti in acqua per molte ore.

In seimila verso l’Italia

Solo nella notte tra sabato e domenica nei porti siciliani e calabresi sono arrivati 2.120 migranti. Ma se ne aspettano molti di più perché i salvataggi nel passato fine settimana hanno coinvolto, come ha verificato l’Unhcr, oltre seimila persone che hanno attraversato il Mediterraneo per raggiungere l’Italia. Dall’inizio dell’anno, sempre stime dell’Agenzia Onu, si arriva a oltre 43 mila persone salvate e oltre 1.150 scomparse o morte prima di raggiungere il continente europeo.

I dati degli  sbarchi in crescita (+29,7%)

Gli ultimi dati del Viminale (aggiornati al 5 maggio) parlano di 37.253 migranti sbarcati quest’anno, con una crescita del 29,7% rispetto allo stesso periodo del 2016. Nigeria (5.253), Bangladesh (4.645) e Guinea (4.184) i Paesi con le nazionalità più dichiarate al momento dello sbarco

Ieri a tarda sera sono sbarcati nel porto di Pozzallo, nel ragusano, 407 migranti recuperati dal pattugliatore Fiorillo della Guardia Costiera nel Canale di Sicilia. Tra di loro sette donne e 28 minori. Due le persone ricoverate in ospedale. Altri 300 immigrati sono arrivati oggi nello stesso porto siciliano, a bordo di una nave mercantile.

Nel porto di Messina, invece, sono arrivate oggi 682 persone a bordo della nave militare spagnola Canarias. Tra loro diverse donne, alcune delle quali incinte. Ad accoglierli personale delle forze dell’ordine, della prefettura e associazioni di volontariato. Alcuni migranti saranno trasportati in centri di accoglienza fuori dalla Sicilia.

Infine, è approdata stamani nel porto di Reggio Calabria la nave Acquarius di Sos Mediterrane’ e e Medici Senza Frontiere con a bordo 731 migranti. Del gruppo fanno parte 87 donne e 116 minori, 80 dei quali non accompagnati; tra le donne 15 sono incinte.

I controlli sanitari hanno rilevato la presenza di due casi di sospetta tubercolosi e 41 di scabbia, che sono stati trattati nelle tende di decontaminazione allestite sulla banchina del porto.

Alcuni dei migranti inoltre presentano fratture e traumi di vario tipo provocati dai maltrattamenti cui sono stati sottoposti prima della partenza e durante il viaggio. Nel porto di Catania è arrivata anche la nave Fiorillo della Marina Militare con a bordo 541 migranti salvati durante sei operazioni di soccorso nel mare Mediterraneo.

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