Migranti, situazione quasi al collasso: blocco alle navi straniere
Non si arrestano gli sbarchi, con le condizioni ottimali del mare anzi, sono aumentati in modo preoccupante. L’Italia ha comunicato ufficialmente alla Commissione europea che sul tema dell’immigrazione la situazione che sta affrontando il nostro Paese è “grave”. E spunta l’ipotesi di chiudere i porti italiani alle navi straniere.
Dodicimila sbarchi nelle ultime 48 ore
Dodicimila i migranti sbarcati nelle ultime 48 ore da 22 navi, molte di queste di organizzazioni non governative.. L’esecutivo italiano sta valutando seriamente la chiusura dei porti per la situazione di collasso. Negare l’approdo nei porti del Paese alle navi che effettuano salvataggi dei migranti davanti alla Libia ma battono bandiera diversa dalla nostra.
La decisione potrebbe arrivare dal momento che la situazione è ormai “insostenibile”. Tutte le imbarcazioni attive nel Mediterraneo centrali conducono le persone soccorse in Italia.
L’eventuale blocco dei porti italiani riguarderebbe non solo le navi delle organizzazioni non governative che operano nel Mediterraneo centrale ma anche le unità navali inserite in Frontex, l’Agenzia cui spetta il controllo delle frontiere esterne dell’Ue, e in Eunavformed, l’operazione che ha il compito di contrastare nel canale di Sicilia i trafficanti di esseri umani, alla quale partecipano 25 nazioni europee.
Le parole del Rappresentante Ue
“Siamo ai limiti” – “L’Europa non può voltarsi dall’altra parte”, ha detto Massari al commissario Avramopoulos, evidenziando che l’allarme sbarchi è ai limiti della capacità di gestione, con un pesante impatto sulla vita socio-politica del Paese.
L’Italia, sottolineano le fonti governative, continuerà a salvare vite in mare come sempre ha fatto in questi anni, ma non è più sostenibile che tutto il peso dell’accoglienza debba gravare sul nostro Paese. Salvataggi e accoglienza non possono essere disgiunti e dunque il contributo dell’Ue non dovrà limitarsi alle operazioni di soccorso in mare.
Questi numeri «hanno portato al limite le capacità dell’Italia di gestione degli sbarchi». Da parte sua il Viminale ha diffuso una nota per rimarcare che da gennaio a oggi sono sbarcati sulle coste italiane 76.873 migranti, con un’impennata del 13,43% rispetto al medesimo periodo dell’anno passato. Di questi, ben 9.761 sono minori.
Il presidente Mattarella: “Fenomeno ingestibile”
Anche il presidente della repubblica, Sergio Mattarella, durante l’incontro in Canada con il premier Trudeau, ha parlato dell’emergenza migranti: “In questi giorni sono arrivate 12 mila persone. La situazione è difficile, se si va avanti con questi ritmi, se gli sbarchi non si fermano, il fenomeno diventa ingestibile. Un paese da solo non può farcela. Anche un paese grande e aperto come il nostro. Serve la collaborazione internazionale, ma alcuni paesi dell’Europa restano insensibili. Il fenomeno migratorio va governato assicurando contemporaneamente la sicurezza dei cittadini”.
Il premier Gentiloni: “Difficoltà di gestione”
Il presidente del consiglio Paolo Gentiloni è intervenuto al congresso Cisl: “Siamo in queste ore alle prese con la difficile gestione dei flussi migratori. Un paese intero si sta mobilitando, si sta impegnando per governare i flussi e per contrastare i trafficanti. Non per soffiare sul fuoco ma per chiedere al alcuni paesi europei di smetterla di girare la faccia dall’altra parte perché questo non è più sostenibile”.