Milano: banda di telemarketing selvaggio smantellata per truffe ed estorsioni
Partendo dalla denuncia di un sacerdote milanese, il Centro Operativo per la Sicurezza Cibernetica di Milano ha scoperto un sistema criminale che operava attraverso due società padovane fornitrici di luce e gas e numerosi call center in Italia e Albania. Questo sistema si specializzava in attivazioni fraudolente di contratti per la fornitura di energia, estorsioni e riciclaggio di denaro illecito. L’indagine è stata condotta dalla Polizia Postale milanese con la collaborazione della Procura di Milano e della Procura Speciale contro la Corruzione ed il Crimine Organizzato di Tirana, insieme al Magistrato di collegamento italiano in Albania.
I truffatori iniziavano raccogliendo i dati delle vittime tramite telefonate insistenti, convincendo le persone di parlare con dipendenti dell’Arera o di compagnie energetiche con cui avevano contratti regolari. Usavano pretesti come lavori stradali per convincere le vittime a attivare un nuovo contratto con un operatore “convenzionato”. Se non riuscivano a persuadere la vittima durante la telefonata, utilizzavano i dati raccolti per attivare il contadino comunque, falsificando la documentazione cartacea. In alcuni casi, manipolavano le registrazioni vocali per ottenere il consenso della vittima.
Dopo alcuni mesi, le vittime si vedevano recapitare bollette salate per contratti mai sottoscritti. A quel punto, iniziava un calvario di telefonate sempre più aggressive e intimidatorie per richiedere il pagamento. In diversi casi, le richieste si trasformavano in vere e proprie estorsioni, con minacce di interrompere la fornitura elettrica se il pagamento non veniva effettuato.
Le vittime, molte delle quali anziane e vulnerabili, si ritrovavano in situazioni di grande stress a causa di queste richieste di pagamento ingiustificate. Inoltre, è stata accertata la violazione delle norme dettate dal G.D.P.R. sulla raccolta e il trattamento dei dati personali delle vittime.
L’operazione ha portato all’individuazione di circa un migliaio di vittime che erano cadute nella trappola, molte delle quali hanno contribuito con informazioni utili alle indagini. Sono stati eseguiti sequestri di sistemi informatici, server remoti e altre attrezzature tecnologiche specializzate per interrompere l’attività criminale.
Complessivamente, sono stati investigati 35 obiettivi, di cui 32 in Italia e 3 in Albania. Le investigazioni hanno portato al rinvenimento di contratti fraudolenti, registrazioni vocali e liste di utenti da contattare, con profitti realizzati pari a circa 9 milioni di euro nei primi tre mesi del 2023. Grazie a quest’operazione, è stato inflitto un duro colpo al fenomeno del “telemarketing selvaggio” che danneggia tantissimi cittadini.