Ministre svedesi denunciano molestie ai summit europei
Ancora denunce di molestie, questa volta dal mondo della politica. Due ministre svedesi hanno infatti dichiarato di essere state molestate nel corso di alcuni summit europei ai quali hanno partecipato.
Palpeggiate dai colleghi
La prima a denunciare il caso è stata la settimana scorsa la ministra degli Esteri, Margot Wallström. Ieri ha fatto sentire la sua voce la titolare del dicastero delle Pari opportunità, Asa Regnér. Entrambe politiche svedesi socialdemocratiche di alto rango, entrambe palpeggiate e pesantemente molestate da colleghi di pari alto rango di altri Paesi membri dell’Unione europea in occasione o a margine di vertici Ue.
Né Margot Wallström né Asa Regnér fanno nomi, discrezione anche sui Paesi originari i molestatori. Il Parlamento europeo discuterà e voterà domani una risoluzione sugli abusi sessuali nelle istituzioni comunitarie. «Ci sono relazioni di molestie anche all’interno del Parlamento Ue – ha denunciato la capogruppo dei Verdi, Ska Keller – ma non basta parlarne, dobbiamo mettere per iscritto cosa vogliamo fare come Ue». Anche la Commissione si muoverà.
Le denunce
La denuncia di Asa Regnér è venuta con un’intervista al quotidiano popolare Expressen. Ha narrato la ministra delle Pari opportunità del governo minoritario rossoverde al potere a Stoccolma: “Dopo la riunione, un collega d’alto rango di un altro Paese mi invitò a uscire, ad andare insieme in un locale a bere un drink. Mi aveva detto che le mie idee e posizioni lo interessavano.
“All’improvviso mi accorsi che ci trovavamo in un locale buio, e da un momento all’altro lui cominciò a palpeggiarmi, sentii inorridita le sue mani ovunque, in ogni angolo del mio corpo. Ero inorridita, mi sentii paralizzata dal disgusto e dall’ira. Di colpo mi fu chiaro che quel collega cercava ben altro che uno scambio di idee. Oggi mi chiedo quante altre donne in politica abbiano dovuto subire simili attacchi. Non posso escludere che in altri casi i politici usi a invitare in angoli bui di locali le colleghe siano riusciti in un modo o nell’altro ad andare oltre».
Asa Regnér è la seconda confessata in pochi giorni da una ministra del governo svedese. La ministra ad una manifestazione a Stoccolma ha promesso che il suo governo proporrà prima di Natale una legge più severa in merito al consenso all’atto sessuale.