Mitologia e videogame: un antico legame

Mitologia e videogame: un antico legame

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L’uomo ha da sempre aspirato ad avere una connessione con le divinità. Una ricerca interiore e quotidiana importante che è stata al centro della vita dei popoli e delle culture sotto ogni forma, da quella meramente spirituale e intimistica fino alla rappresentazione artistica, con opere letterarie, immagini, dipinti e statue. Uno studio e una ricerca che avviene dai tempi antichi, dalla preistoria fino ad oggi, passando per la lunga epoca della mitologia antica, quella greca e romana in particolare. Un fascino verso il mito da cui non è esente neanche il mondo dei videogame che da sempre realizza prodotti videoludici che richiamano le divinità antiche, i racconti delle loro opere e delle loro saghe, seguendo la genealogia e le ambientazioni. E perfino l’ambito delle slot comprende serie di giochi ispirati alla mitologia. Un classico esempio è rappresentato dalla slot ‘mitologica’ Ulisse o da Gates of Olympus, realizzate nella grafica e nello sviluppo del gioco pensando proprio ai personaggi e ai miti che ancora oggi studiamo a scuola.

La mitologia nei videogame

Da quando sono stati inventati i videogiochi nei computer e nelle console di massa non sono mancati i titoli ispirati a questo mondo, quindi. Sono giochi che sono entrati nella storia del gaming e tanti addirittura fanno parte di una saga che arriva ancora fino a oggi. Parliamo ad esempio di giochi come “God of War”, che raccoglie cinque capitoli più quattro prequel di una storia ambientata sulla terra abitata da Dei greci e poi da quelli norreni, in un gioco, specialmente l’ultimo titolo Ragnarok, che da molti è definita come un’esperienza unica, grazie alla quale si può ripercorrere l’epopea mitologica quasi alla pari di un libro di testo. Sono giochi realizzati per pc e console, che richiamano ad altre epoche e ad altre culture. E questo fin dalle prime esperienze videoludiche di un certo livello, agli inizi degli anni ’80, come “The Return of Heracles”, prima nato per i computer Apple II e poi per Commodore 64. Un gioco tra i più complessi per struttura per l’epoca dove si potevano controllare oltre quattordici personaggi della mitologia greca in uno stile di gioco a metà tra RPG e arcade.

Andando avanti nel tempo arriviamo anche negli anni ’90 dove si moltiplicano i giochi di questo genere e troviamo ad esempio Gods dove l’obiettivo di Ercole è di diventare immortale e per farlo è chiamato a compiere le note fatiche ordinategli dalle divinità dell’Olimpo. Una svolta del genere però si ha nel 1997 con il cartone della Disney “Hercules” dal quale vengono prodotti anche dei giochi per tutte le piattaforme, alcuni anche in 2D, e esperienze come ad esempio Disney’s Hades Challenge e Herc’s Adventures. Interessante è anche però come anche la famosissima saga di Assassin’s Creed abbia scelto la mitologia greca per dare un’ambientazione nuova ad uno dei suoi capitoli con “Assassin’s Creed Odyssey”, inserita nel periodo delle Guerre del Peloponneso. Il giocatore veste i panni di un eroe spartano alla ricerca della propria famiglia e del proprio destino. 

Nel corso degli anni poi si sono diversificati sempre più anche le categorie dei giochi, dove il MOBA (Multiplayer Online Battle Arena) è uno dei più apprezzati. Qui si inserisce il gioco “Smite”, ambientato in un particolare mondo dove sono presenti creature mitologiche di diverse culture insieme alle divinità classiche intente a sfidarsi in grandi battaglie.

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