Modella pagata per ingrassare, era magrissima ma “ora è felice”

Modella pagata per ingrassare, era magrissima ma “ora è felice”

Modella pagata per ingrassare: Maggie Greene è la protagonista della vicenda. La ragazza consumava non più di 900 calorie al giorno, sempre ossessionata dal peso e dal cibo. Una vita da “affamata” fino a quando, proprio sul punto di rinunciare al suo sogno di diventare modella, l’agenzia Wilhelmina le ha stravolto la vita.

Ha passato l’adolescenza a mangiare lo stretto indispensabile, rischiando di entrare nel mondo spietato dell’anoressia. La Wilhelmina, agenzia di moda di fama mondiale, le ha offerto un contratto da modella a patti e condizioni che aumentasse di peso, si rimettesse in salute e che anche il suo umore migliorasse. Una svolta fondamentale che donato alla ragazza la gioia di vivere, di mangiare, di essere se stessa senza rinunce e costrizioni.

modella pagata per ingrassare

A raccontare la sua storia è stata la rivista Harper’s Bazaar.

Modella pagata per ingrassare: 900 calorie al giorno

“Contavo ogni caloria… (anche se mangiavo tre chicchi d’uva, scrivevo tutto). Il mio obiettivo era quello di non consumare più di 900 calorie al giorno e bruciare almeno tre volte quel numero in palestra, dove mi allenavo per tre ore alla volta ” ha detto Maggie raccontando i ritmi ferrati a cui è stata abituata durante tutta la sua adolescenza. Nonostante gli sforzi e i sacrifici, le agenzie di moda non ritenevano Maggie abbastanza magra cosi la ragazza ha detto:” “Ero sempre di cattivo umore e mi sentivo sconfitta”.

Modella pagata per ingrassare: la Wilhelmina le ha ridato speranza

Ad un passo dalla rassegnazione e al rinunciare al lavoro dei suoi sogni la Wilhelmina le ha fatto un contratto.

Un selfie di istagram della modella ha attirato l’attenzione di oltre 75 mila persone, all’interno dell’immagine due Maggie, una sedicenne, quasi emaciata e molto lontana dal sorridere e un’altra, diciannovenne, felice, in forma.

Che il mondo della moda stia finalmente cambiando binari? Tra i problemi alimentari che comporta e gli standard pazzeschi che impongono, forse, il modello “pelle e ossa” sta finalmente stancando.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *