Morata: “Non sarei mai andato via dalla Juve e dall’Italia”

Morata: “Non sarei mai andato via dalla Juve e dall’Italia”

Alvaro Morata si racconta alle colonne della Gazzetta dello Sport. Un addio alla Juventus che non avrebbe mai voluto dare ed il piacere di ritrovare il suo ex allenatore Antonio Conte al Chelsea.

Come mai la decisione di trasferirsi a Londra? “C’è stata una serie di situazioni favorevoli. La prima l’allenatore: conoscevo Conte e non ho avuto problemi a ritrovarmi nelle sue idee di calcio. La seconda l’ambiente: sono stato accolto benissimo dai compagni. La presenza di un’enclave spagnola, con Azpilicueta, Alonso, Fabregas e Pedro, ha reso più semplici le cose. La terza è mia moglie Alice Campello: mi ha seguito a Londra. Sto bene. Vivo in centro, in zona Chelsea. Di Londra mi affascinano la multietnicità, la convivenza di culture e religioni, ma non ci vivrei a lungo. Troppa grandezza, troppo stress, troppa metropoli”.

Morata: “La Roma mi ha impressionato”

Tanto rispetto per la Roma: “Mi ha impressionato nella partita di Londra. Avrebbe meritato di vincere. Ci è andata bene. Stavolta però si riparte da zero e dopo queste tre vittorie di fila penso che il Chelsea sarà più carico. Dzeko mi è sempre piaciuto. Un campione. Migliore in campo a Stamford Bridge? È stato straordinario. Il primo gol è stato un capolavoro. Non è più la Roma di Totti? Per me è stato un onore giocarci contro. Totti è una leggenda. In un Juve-Roma fummo sorteggiati insieme per l’antidoping. Ricordo una star alla mano e con la battuta pronta”.

Morata: “La Serie A è il campionato più difficile di tutti”

Serie A campionato più difficile: “La Spagna predilige la tecnica. In Italia domina la tattica, ma deve essere sostenuta dalla qualità. In Inghilterra l’aspetto più rilevante è la forza fisica. Nazione più difficile? L’Italia: squadre organizzate e difensori molto bravi”.

Morata: “Non sarei mai andato via dalla Juve

Parole nostalgiche nei confronti dell’Italia: “Le due stagioni alla Juve sono state fantastiche. Sono arrivato che ero un ragazzo, sono andato via che ero un giocatore vero. L’Italia per uno spagnolo è il Paese migliore per viverci. Avete tutto: bellezza, storia, arte, cucina, moda. Non sarei mai andato via dall’Italia e dalla Juve”.

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