Morta il giorno in cui è svanita” / “Ci hanno presi in giro e…

Morta il giorno in cui è svanita” / “Ci hanno presi in giro e…

Silvia Radin, cugina di Liliana Resinovich, ospite di “Ore 14”, ha parlato della possibilità che la donna avesse una vertebra rotta, sottolineando il dolore che ciò avrebbe provocato. La famiglia crede che Liliana sia morta il giorno della scomparsa e non accetta l’ipotesi di suicidio. Hanno lottato affinché la verità emergesse e non sono stati creduti, ma continuano a cercare risposte. Secondo Silvia, il marito di Liliana, Sebastiano Visentin, non ha detto tutto ciò che sa. La dottoressa Cattaneo è stata ammirata per la sua attenzione ai dettagli e insieme ai consulenti della famiglia si spera di giungere finalmente alla verità.

La verità sulla morte di Liliana Resinovich, secondo la cugina Silvia Radin

Silvia Radin, parente di Liliana Resinovich, è intervenuta nella trasmissione “Ore 14” per discutere della possibilità che la donna, scomparsa da quasi tre anni, potesse avere una vertebra rotta. Nonostante non ci siano ancora conferme ufficiali dalla dottoressa Cattaneo, l’ipotesi desta preoccupazione in quanto significherebbe un ulteriore dolore per Liliana. Radin ammira la dottoressa Cattaneo per il suo approfondito lavoro e si augura che, insieme ai consulenti, si possa finalmente giungere alla verità.

La cugina di Liliana Resinovich riflette sul giorno della morte della donna, avvenuta alla data della sua scomparsa. Secondo la famiglia, Liliana non sarebbe potuta rimanere tanto tempo nel boschetto senza essere disturbata dagli animali, il che porta a pensare che sia deceduta il giorno della sparizione. A lungo la famiglia ha lottato affinché la morte di Liliana non fosse catalogata come suicidio, tesi che non hanno mai condiviso. Le accuse di suicidio sono state respinte dalla famiglia, convinta che si sia trattato di una morte non volontaria.

Inoltre, Silvia Radin non condivide la versione dei fatti presentata dal marito di Liliana, Sebastiano Visentin. Secondo la cugina, ci sono dettagli non rivelati che potrebbero essere cruciali per risolvere il mistero della morte della donna. La famiglia continua a cercare giustizia e spera che, con l’aiuto dei consulenti, si possa finalmente fare chiarezza su quanto accaduto.

La verità sulla morte di Liliana Resinovich, secondo la cugina Silvia Radin

Silvia Radin, cugina di Liliana Resinovich, ha rilasciato delle dichiarazioni durante la trasmissione “Ore 14” riguardo alla morte della donna avvenuta quasi tre anni fa. Secondo Radin, la possibilità che Liliana avesse una vertebra rotta è un dettaglio che aggiunge ulteriore dolore alla situazione, in quanto significherebbe un ulteriore sofferenza per la donna. Radin ha espresso ammirazione per la dottoressa Cattaneo, sottolineando la sua fiducia nel lavoro svolto e nell’importanza di arrivare finalmente alla verità in merito alla morte di Liliana.

La famiglia di Liliana Resinovich ha sempre creduto che la donna sia morta nel giorno della sua scomparsa, il 14 dicembre del 2021. Secondo Silvia Radin, la presenza di Liliana intatta e con i vestiti puliti nel boschetto dove è stata ritrovata fa pensare che non sia rimasta lì per tutto quel tempo senza essere disturbata. La famiglia ha combattuto affinché la morte di Liliana non fosse archiviata come suicidio, sostenendo che si trattava di una situazione condizionata e non volontaria.

La cugina di Liliana, Silvia Radin, non crede alla versione fornita dal marito della donna, Sebastiano Visentin, sottolineando che ci sono ancora molti dettagli non chiariti e che potrebbero portare a nuove rivelazioni sul caso. Radin ha ribadito la determinazione della famiglia nel cercare la verità e ha espresso frustrazione per non essere stati creduti e addirittura derisi in passato. La lotta per fare luce sulla morte di Liliana continua, nella speranza di trovare giustizia e pace per la donna scomparsa.

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