Morta la donna che pesava 500 chili: era la più grassa del mondo

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La donna considerata la più grassa del mondo è  morta in un ospedale di Abu Dhabi nelle prime ora di questa mattina. Eman Ahmed Abd El Aty era egiziana ed era ricoverata a causa di problemi cardiaci uniti a un’insufficienza renale. La morte è sopraggiunta a causa di complicazioni al cuore e ai reni dovute al suo peso.

Aveva perso più di 300 chili

Grazie ad un intervento di chirurgia bariatrica e ad un regime alimentare liquido aveva perso 323 chili in tre mesi dei suoi 500 chili. La paziente era seguita da un’équipe di oltre venti sanitari da quando a maggio era arrivata negli Emirati dall’India, dove era stata operata, ha affermato l’ospedale Burjeel in una nota.

La chirurgia bariatrica, nota anche come chirurgia di perdita di peso, viene utilizzata come ultima risorsa per trattare persone che sono pericolosamente obese. Fu eseguita per la prima volta nel 1952. Ad oggi è l’unico trattamento in grado di determinare una perdita di peso significativa nel lungo termine in caso di obesità.

La donne era affetta sin da piccola da elefantiasi, una malattia che provoca il rigonfiamento degli arti e di altre parti del corpo. Il suo peso è stata la sua condanna. Eman Ahmed Abd El Aty, egiziana di 37 anni, era considerata la donna più grassa del mondo dopo la morte nel 1994 di Carol Yager, americana del Michigan che con i suoi 540 chili per un metro e settanta di altezza è considerata la donna più pesante di sempre.

Chi era Eman

Nata ad Alessandria d’Egitto nel 1980, Eman pesava 5 chili alla nascita. Malata di tiroide aveva continuato a prendere peso, tanto che era stata costretta a lasciare la scuola. Le sue condizioni erano via via peggiorate, tanto che non poteva più uscire di casa. Proprio l’intervento in India, seguito dallo staff del professor Muffazal Lakdawala, doveva restituirle la possibilità di deambulare. A seguito dell’operazione, Eman era rimasta in India per quattro mesi. Poi era stata trasferita ad Abu Dhabi per un trattamento a lungo termine. Qui era seguita da uno staff di 20 dottori. Proprio i problemi cardiaci denunciati da tempo, le sono però state fatali.

Eman era riuscita a volare dall’ Egitto per sottoporsi all’intervento di chirurgia bariatrica grazie all’intraprendenza della sorella che per aiutarla lo scorso anno aveva lanciato una campagna mediatica. L’appello dei familiari è stato raccolto da Muffazal Lakdawala, medico e filantropo di Mumbai, il quale ha coinvolto nella vicenda il ministro degli Esteri per il rilascio di uno speciale visto sanitario. Non solo. Egypt Air ha provveduto a costruire un letto ad hoc per il trasferimento della donna garantendo la presenza di due medici pronti a qualsiasi evenienza.

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