È morta Laura Biagiotti: addio alla regina del cashmere

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Laura Biagiotti è spirata stanotte. La stilista è morta alle 2,47, ha avuto un nuovo arresto cadiocircolatorio che le è stato fatale. Era ricoverata in ospedale da due giorni a causa di un infarto. I medici, ieri pomeriggio, avevano avviato le procedure per l’accertamento della morte cerebrale. L’arresto cardiaco le aveva procurato alcuni danni al cervello. I funerali si terranno sabato alle 11,00.

Mercoledì scorsa aveva avuto un malore in casa ed era stata ricoverata d’urgenza all’ospedale Sant’Andrea di Roma. Per lei non c’è stato nulla da fare. Aveva 74 anni. La camera ardente verrà allestita nella sua abitazione di Guidonia, il Castello dell’ XI secolo “Marco Simone”. I funerali avranno luogo nella chiesa di Santa Maria degli Angeli a Roma.

Una passione per la moda nata dalla madre

Figlia d’arte, Laura raccontava spesso della madre: “Mia madre era una donna intelligente e con una dedizione al lavoro straordinaria – raccontava spesso Laura Biagiotti – così presto diventò segretaria di redazione di giornali influenti dell’epoca, conobbe Pirandello, Mosca… Iniziata la Seconda guerra mondiale incontrò Giuseppe, un giornalista, mio padre. Si sposarono nel 1942 e nel 1943 nacqui io. Nel frattempo era diventata dirigente di un’azienda chimica. Avrebbe dovuto viaggiare; per me che ero piccola e per mio padre, rinunciò. Non sapeva però stare con le mani in mano. Dopo dieci giorni passati in cucina a preparare biscotti e torte, si inventò subito un lavoretto da fare in casa. Vendeva alle amiche biancheria ricamata. Il passo successivo fu aprire una sartoria di alta moda su misura, sullo stile parigino. Erano gli anni della Dolce Vita. Fu un successo. Da sola non ce la faceva più così, a vent’anni, entrai in azienda”.

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