Morte di Davide Astori, dopo lo shock si cercano le cause del decesso

Morte di Davide Astori, dopo lo shock si cercano le cause del decesso

Morte di Davide Astori. Davide Astori è morto ieri a soli 31 anni lasciando nella disperazione la famiglia, la compagna e tutto il mondo del calcio. Domenica mattina Davide non era sceso a colazione: era nella sua camera, da solo, morto nel sonno a trentuno anni, mentre i compagni della Fiorentina lo stavano aspettando.

Morte di Davide Astori: le possibili cause del decesso

Il capitano della Fiorentina era sottoposto a verifiche continue e sembrava in ottima salute. “Noi, abbiamo un protocollo eccezionale di controlli sanitari” dice all’Adnkronos il Professor Ernesto Alicicco, storico medico sportivo della Roma. “I controlli che si fanno ai professionisti, si fanno ogni sei mesi e non scappa mai nulla. Aspetto di vedere quello che dirà l’autopsia. Sono curioso da un punto di vista scientifico di scoprire che gli è successo”.

“Ci possono essere mille cause – aggiunge -, poteva essere che di notte aveva degli arresti perché era bradicardico, ma tutto questo lo verifichiamo quando facciamo i controlli, per cui mi sembra molto strano, perché si dovrebbe vedere. Se all’improvviso è deceduto per un’aneurisma, che si è rotto, quello non si può vedere. Di norma non andiamo a fare risonanze magnetiche con contrasto”. “L’Italia da un punto di vista medico-sportivo è all’avanguardia, ho controllato anche Nazionali di altri Paesi e ho dovuto fermare degli atleti. Quando capitano queste cose anche noi medici ci restiamo male e ci rendiamo conto che la vita, purtroppo, è nelle mani di nostro Signore e non nelle nostre” conclude il Professore.

La corsa sotto choc della famiglia verso Udine

Tutti insieme, in auto, papà, mamma Anna, i due fratelli Marco e Bruno. La compagna, Francesca, invece è a Firenze, anche lei vuole partire. Resta a casa, le dicono, no voglio vederlo, risponde a tutti. Francesca Fioretti, la compagna, ex modella, un passato in tv fra Grande Fratello e Pechino Express. Si sono conosciuti nel 2013 a una festa quando Davide giocava a Cagliari e Allegri lo chiamava «il Tedesco».

Era un ragazzo mite ma solare, lo dimostra la valanga di messaggi che ieri ha invaso i social e i campi di calcio e che oggi ci aiuta a conoscere un po’ meglio un ragazzo che forse era davvero diverso, e non solo perché fosse sostenitore dell’associazione Save the Children. «Mi mancherai, tu e quel sorriso che non finiva mai» ha scritto Bonucci raccontando un dolore vero, collettivo, senza confini.

Davide Asori è morto nel sonno, pare, tre giorni dopo aver superato insieme a tutti i suoi compagni i severi esami di controllo previsti – per legge – ogni sei mesi. Cuore sotto sforzo, analisi del sangue: Davide era sanissimo, attento allo stile di vita per preservare il fisico e soprattutto la mente, anche per questo i compagni scherzavano con lui, il primo a rispettare ogni regola per farla accettare da tutti. Si attendono i risultati dell’autopsia per fare chiarezza.

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