Morto Charles Manson, il killer satanista e sanguinario

Morto Charles Manson, il killer satanista e sanguinario

Morto Charles Manson. Fondatore della setta “la Famiglia” è morto oggi dopo aver trascorso più di 40 anni in carcere per essere stato il mandante degli omicidi nella casa del regista Roman Polanski.

Assassino, satanista, pazzo e santone è stato descritto in molti modi ma criminale è il termine che meglio racchiude la storia della sua vita che è stata stroncata da una gravissima emorragia intestinale.

Morto Charles Manson: chi era?

Condannato nel 1971 alla pena di morte, poi comminata in nove ergastoli, Manson aveva 83 anni ed era stato ricoverato qualche giorno fa all’ospedale di Bakersfield in California per una gravissima emorragia intestinale. Il regista Quentin Tarantino sta pensando di realizzare un film sulla sua vita e per la prima volta non avrà bisogno di ricorrere a truculente fantasie per la sceneggiatura: la realtà basterà da sola.

Manson nasce nel 1934 a Cincinnati, Ohio, da Kathleen Maddox, una prostituta che lo ha partorito a soli 16 anni. Suo padre era probabilmente un certo colonnello Scott, ma Charles prende il cognome da William Manson, un uomo con il quale la madre visse per qualche mese. La madre è una delinquente che cerca più volte di sbarazzarsi del figlio che passa vari periodi della sua infanzia in orfanotrofi dai quali scappa ripetutamente. A 16 anni Charles viene arrestato per la prima volta per avere portato un’auto rubata oltre il confine. Nei riformatori dove viene segregato alterna periodi di buona condotta a periodi di grande aggressività che sfociano nella sodomizzazione di un giovane detenuto al Natural Bridge Honor Camp.

Morto Charles Manson: la strage in casa Polanski

Nell’agosto del ‘69 Manson decide di farla pagare a Terry Melcher, produttore discografico che si era rifiutato di scritturarlo come musicista e pensava che i Beach Boys avessero aveva inserito un suo brano in un loro disco modificando solo i versi e la musica. Per questo motivo il noto criminale prese di mira la villa che Melcher aveva affittato al regista Roman Polanski e a sua moglie Sharon Tate, un’attrice di 26 anni che all’epoca era incinta di 8 mesi.

Il 9 agosto 1969 gli assassini materiali della Tate e dei suoi ospiti sono Charles “Tex” Watson e le adepte Susan Atkins, Patricia Krenwinkel e Linda Kasabian. Roman Polanski si salva perché si trovava a Londra per motivi di lavoro. Oltre alla Tate, perdono la vita anche il suo parrucchiere Jay Sebring, lo scrittore Wojciech Frykowski e la sua fidanzata, Abigail Folger che vengono accoltellati ripetutamente e ferocemente.

La Atkins usa il sangue delle vittime per scrivere “PIG”, porco, sulla porta di ingresso. Manson viene inizialmente condannato alla pena di morte, commutata in ergastolo nel 1972, e in quel periodo decide di chiamare la sua teoria omicida “Helter Skelter”. Durante il processo decide di incidersi in mezzo agli occhi una piccola X che poi, trasformerà in una svastica.

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